22/03/2012
Il piso M9 dove viveva Ainoha De Rincon.
• 22 ottobre 2011 – Un gruppo di predoni assale il centro direzionale della Rasd a Rabuni, nel sud-ovest dell’Algeria, e rapisce tre cooperanti: l’italiana Rossella Urru del Cisp e i due spagnoli Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez de Rincon.
• 12 dicembre 2011 – Un video che ritrae i tre rapiti viene diffuso dalla sigla Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya, un’organizzazione jihadista che si autoproclama dissidente di al-Qaeda nel Maghreb islamico.
• Prima metà di dicembre 2011 – Il Fronte Polisario cattura 11 persone accusate di essere coinvolte nel sequestro. Durante uno dei blitz, in territorio maliano, vengono uccisi due contrabbandieri. E’ crisi diplomatica tra Rasd e Mali.
• 15 dicembre 2011 – A margine del 13° Congresso del Fronte Polisario, il presidente Abdelaziz annuncia che i tre rapiti stanno bene e sono stati localizzati. Si trovano in Mali, vicino al confine con il Niger.
• 18 febbraio 2012 – Geppi Cucciari lancia un appello per la liberazione di Rossella Urru dal palco del Teatro Ariston di Sanremo. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà in tutta Italia. Fiorello rilancia su Twitter la solidarietà nei confronti della cooperante sarda.
• 3 marzo 2012 – Un blog mauritano diffonde la notizia della liberazione di Rossella Urru a Bamako, in Mali. La cooperante italiana sarebbe stata rilasciata assieme al gendarme mauritano Ely Ould Moktar, a seguito di uno scambio con un prigioniero tuareg appartenente ad al-Qaeda nel Maghreb islamico. La notizia viene ripresa da al-Jazeera.
• 4 marzo 2012 – Lo stesso media mauritano ritratta interamente la notizia della liberazione di Rossella.
• 11 marzo 2012 – La gendarmeria mauritana annuncia e conferma la liberazione di Ely Ould Moktar, in cambio del terrorista maliano Abdel Rahman Madou, già coinvolto nel rapimento dell’italiano Sergio Cicala e di sua moglie Philomene Kabore, avvenuto in Mali nel 2009.
• 12 marzo 2012 – Il sito del quotidiano algerino al Khabar, diffonde la notizia dell’omicidio, avvenuto in Mali, dello cheikh Bahla Ag Nouh, uno dei negoziatori che trattavano per la liberazione dei tre ostaggi occidentali.
Gilberto Mastromatteo