17/03/2012
Foto Agf.
A proposito di dimensione internazionale, ecco un'altra idea un po' 'fuori dal coro'. Recentemente Antonino Drago, docente di Difesa civile non armata e non violenta all'università di Pisa, ha scritto una lettera aperta indirizzata al ministro Riccardi. «Bisognerebbe sperimentare la difesa alternativa con l'Onu – scrive lo studioso – Perché cercare soluzioni provinciali, quando da più di mezzo secolo l'Onu ha fatto esperienza di tutte le situazioni
conflittuali nel mondo, dove ha portato un'autorevole proposta per la pace, anche senza armi?».
E se al momento i volontari italiani all'estero non hanno neppure uno status giuridico ben definito, Drago immagina un futuro di collaborazione tra Ufficio del Servizio Civile e Nazioni Unite, una soluzione che renderebbe possibile l'esperienza anche agli stranieri.
«Il ministro Riccardi – fa notare ancora Drago – è un operatore di pace cattolico, famoso nel mondo per aver compiuto, ancor prima del 1989, più di una mediazione cruciale per la pace in vari Paesi (ad esempio tra una guerriglia sanguinosissima e l'autorità statale pro-Occidente in Mozambico). Chiediamo di mantenere la sua direzione per la pace nel mondo operando conseguentemente anche in questa nuova e grande responsabilità statale».
Lorenzo Montanaro