Acqua, Africa chiama Africa

Fino al 30 marzo, Amref lancia l’iniziativa di un sms solidale a numero 45508. Obiettivo: costruire pozzi, acquedotti, dighe per dare acqua pulita a scuole, a villaggi, a famiglie.

Kenya, una giornata al campo di Turkana

22/03/2012
Foto Reuters.
Foto Reuters.

Amref ha una lunga esperienza di lavoro sul campo, specie in Kenya, dove l’Ong è nata. Quella che segue è una testimonianza sul campo di una delle operatrici dell’organismo non governativo: Betty Muriuki, che opera a Nairobi. 

«Un’esperienza di successo, che reca con sé un grosso carico di pensieri e riflessioni: questa è stata la mia visita al campo medico di Turkana, in Kenya, durante la crisi durissima che ha colpito l’Africa Orientale. Successo, perché ho constatato quanto lo staff e i volontari di Amref riescano a fare per la popolazione colpita dalla siccità. Ma anche drammatica perché mi ha dato modo di vedere da vicino i devastanti effetti della mancanza d’acqua pulita. Il campo è stato allestito presso la Loitanik Primary School: è stato qui che, arrivando, ho trovato centinaia di persone, la maggior parte sedute per terra, le une vicine alle altre, come per darsi reciproco sostegno.

I Turkana sono alti, orgogliosi e pieni di energia, ma la folla che era lì ad attenderci sembrava aver perso queste qualità. Ho ancora negli occhi l’immagine degli anziani abbandonati per terra, che ci guardavano con occhi privi di espressione. Uomini che in tempi normali avevano avuto un ruolo di forza e di potere nelle proprie comunità, e che ora si ritrovavano in balia di aiuti esterni per i bisogni anche più elementari: acqua e cibo. Capifamiglia, che fondavano il proprio orgoglio e la ricchezza delle loro comunità sul bestiame, che avevano perso la principale fonte di sostentamento.

Volti da sempre specchio di grande dignità, ora sguardi vuoti. Sullo sfondo, le donne in fila per entrare nelle aule della scuola, per incontrare medici e infermieri. Nasistae Ejore portava suo figlio, Ejen, 2 anni: era così emaciato da non sorreggersi sulle esili gambe, qualche colpo di tosse di tanto in tanto. Mentre Ejore lo sistemava a sedere sul pavimento, una chiazza di diarrea lentamente lo ha circondato. La donna ha ricevuto subito una confezione di bottiglie contenenti una bevanda nutriente, e del cibo per il suo piccolo Ejen.

Poi Kiragu, l’autista di Amref a Turkana, l’ha accompagnata al centro medico di Kaikor, dove Ejen avrebbe ricevuto tutte le cure necessarie. Poi è stata la volta di un’anziana, assai magra e ricurva su se stessa, accompagnata dai suoi parenti. Anche lei ha avuto subito una bevanda nutriente. Bevuto il primo sorso, l’ha riposta come il più delicato dei tesori. Aveva chiaramente fame ma era decisa a conservare il resto per averne ancora più tardi. Solo dopo essere stata rassicurata dal nostro staff sul fatto che ne avrebbe ricevuto una scorta da portar via, ha finito la sua bottiglia.

Il campo era affollato: il personale sanitario era indaffarato a vaccinare i bambini, fornire medicazioni, insegnare alle donne come somministrare ai bambini il cibo terapeutico e come utilizzare il kit di purificazione dell’acqua. Sono stati anche distribuiti dei cereali e, con il passare delle ore, lo stato d'animo è cominciato lentamente a cambiare. Tra le donne si è levata l’eco di una rinata conversazione, a volte qualche fugace sorriso. A fine giornata sono rientrata a Nairobi e la mattina seguente sentivo dentro di me l’istinto, forte, di tornare li, ma poi ho capito: la nostra squadra medico-sanitaria che ogni giorno lavora al campo sa perfettamente come gestire la situazione. Il mio ruolo non era quello di rimanere lì, ma di raccontare questa storia, per far capire a chi vive lontano quanto il sostegno di tutti possa fare, davvero, un’enorme differenza.

Luciano Scalettari
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati