Acqua, Africa chiama Africa

Fino al 30 marzo, Amref lancia l’iniziativa di un sms solidale a numero 45508. Obiettivo: costruire pozzi, acquedotti, dighe per dare acqua pulita a scuole, a villaggi, a famiglie.

Scheda - La carenza dell'"oro blu"

22/03/2012
Un'immagine recnte del Sahel colpito da siccità e carestie. Foto Reuters.
Un'immagine recnte del Sahel colpito da siccità e carestie. Foto Reuters.

La campagna di Amref Acqua al centro arriva dopo la terribile siccità che ha avuto il suo momento più drammatico nel luglio 2011, ma che colpisce ancora oggi oltre 10 milioni di persone in tutta l’Africa orientale: bambini e anziani, donne e uomini hanno perso tutto e lottano ogni istante per la sopravvivenza. Si tratta della peggiore siccità degli ultimi 60 anni.

Questa emergenza umanitaria è solo l’ultima in ordine di tempo. Ma si sa che in tutto il pianeta l’acqua è da considerarsi sempre più come un bene prezioso e raro. Eppure è noto che il problema non è la scarsità d’acqua, ma il mancato accesso a questa risorsa vitale. Poter avere acqua pulita e potabile è un diritto umano fondamentale, ma è tuttora negato nel mondo a quasi 900 milioni di persone, costrette a utilizzare acqua contaminata, che è anche il veicolo principale di molte gravi malattie.  

L’assenza di acqua potabile è una delle cause fondamentali del circolo vizioso di fame, patologie e povertà.

  • L’accesso all’acqua pulita riduce i tassi di mortalità infantile di oltre il 20%. Insieme all’igiene, è tra le “medicine” preventive più efficaci per ridurre le malattie infettive. Viceversa, l’acqua impura è la seconda causa di morte tra i bambini in tutto il mondo: provoca diarrea, colera, tifo e altre infezioni che uccidono ogni anno 1,8 milioni di piccoli.
  • Acqua pulita significa ricchezza e reddito per l’economia dei Paesi africani. L’Africa subsahariana, per la mancanza di accesso ad acqua pulita, perde ogni anno il 5% circa del proprio Pil (Prodotto interno lordo): 28,4 miliardi di dollari.
  • È stato stimato che circa 40 miliardi di ore di lavoro l’anno siano usate per recarsi presso fonti d’acqua, spesso contaminate. Un peso sociale che ricade soprattutto su donne e bambine. Invece, per ogni dollaro investito in infrastrutture idriche e igieniche, se ne ricavano 8 in aumento di produttività.
  • Il fabbisogno minimo giornaliero di acqua pulita – per bere, cucinare e lavarsi – è pari a 20/50 litri per persona. Nei Paesi poveri ogni individuo in media consuma 10 litri di acqua al giorno. In Europa, la media è di 200 litri. In Nord America i litri salgono addirittura a 400.

Luciano Scalettari
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