18/04/2013
Foto: Corbis
Spinaci: non serviva nient’altro
al mingherlino Popeye per trasformarsi in Sansone. E ogni tanto anche a noi
farebbe comodo un doping naturale, specie in questa stagione all’insegna del
“dolce dormire”, in cui ci sentiamo spossati fin dal mattino e spesso senza
motivo apparente.
Ma fuori dalle strisce animate di
E.C. Segar, gli spinaci non bastano più: l’utilizzo ottimale dell’energia fornita
dal cibo dipende, invece, dall’equilibrio di molti fattori, legati alla tavola,
ma anche allo stile di vita.
«Un alimento miracoloso, in grado
di restituire all’istante forza e concentrazione, non esiste», afferma Maria
Rosaria D’Isanto, biologa nutrizionista, specialista in scienza
dell’alimentazione e presidente dell’AINut (Associazione Italiana
Nutrizionisti, www.ainut.it). «Per sentirsi attivi, e
contrastare l’astenia legata al cambio di stagione, bisogna curare diversi
aspetti, partendo, ovviamente dal cibo, ma non fermandosi lì».
Per prima cosa è essenziale un
corretto bilanciamento dei pasti nel corso della giornata. Bisogna creare un
circolo virtuoso: energia al mattino e cena leggera per una migliore digestione
e per favorire il sonno. «Prima regola: colazione abbondante e variata. Oltre
all’alimento “nervino”, come tè o caffè, andrebbero mangiati cereali integrali,
più ricchi di fibre e sali minerali, latte o yogurt anche parzialmente scremati
se c’è bisogno di controllare il peso, una manciata di frutta secca a guscio,
un frutto fresco di stagione».
A pranzo, specie se dopo si torna al lavoro, va
bene un piatto unico che unisca carboidrati e proteine, con aggiunta di verdura
cruda mista e frutta di stagione. «Un misto di cereali con legumi e verdure,
un’insalatona, magari con il mais che è un cereale, e accompagnata da un
affettato magro o un uovo sodo, una pizza, purché condita con formaggio di
qualità, più facile da digerire, terminando sempre con un frutto di stagione o
una macedonia di frutta fresca».
La cena dovrebbe essere leggera ma sempre ben
equilibrata, per favorire anche un buon riposo notturno. «Il passato di verdura
è un ottimo pasto serale», spiega la dottoressa D’Isanto, «Un paio di volte
alla settimana è bene introdurre il pesce, specie quello azzurro, preziosa
fonte proteica e di grassi “buoni”, e molto digeribile».
Inoltre l’organismo va nutrito ed
idratato correttamente: l’acqua ha un ruolo fondamentale nel contribuire al
benessere. È auspicabile bere almeno un litro e mezzo al giorno, anche sotto
forma di spremute di agrumi o tisane di frutta.
Attenzione, poi, a non lasciare
per troppe ore lo stomaco vuoto, pena l’abbassarsi eccessivo della glicemia:
due spuntini, uno al mattino e l’altro nel pomeriggio, sono vivamente consigliati
per mantenere costante l’energia dell’organismo. «Ma non bisogna mangiare
molto: un frutto è sufficiente. Chi non ha problemi di linea può consumare una barretta di cereali, o una
pallina di gelato. Ma non di più». Nutrire senza appesantire, ecco il segreto
per sentirsi pieni di vita.
La cucina semplice, dunque, è quella migliore.
L’olio extravergine di oliva a crudo è vivamente consigliato. E poi bisogna
mangiare tutto, variando spesso, in modo da fornire all’organismo una gamma
completa di nutrienti. «Accanto ai macronutrienti, carboidrati, grassi e
proteine, bisogna introdurre più possibile nella dieta i cosiddetti
micronutrienti: vitamine, antiossidanti e sali minerali contenuti specialmente
in frutta e verdura. Sono preziosi per contrastare i momenti di stanchezza».
E gli integratori? «A meno di
particolari carenze non sono da consigliare, se si mangia in modo equilibrato».
Infine, se vi sentite stanchi...
stancatevi di più. L’attività fisica, infatti, ha il potere di liberare il
corpo dalle tossine facendolo sentire più forte e vitale. Inoltre stimola la
produzione di endorfine, neurotrasmettitori rigeneranti per il corpo, la mente
e l’umore. Così torna la voglia di fare.
Caterina Allegro
a cura di Agnese Pellegrini e Giusi Galimberti