18/04/2012
(Foto Getty)
Non solo farmaci e, per
situazioni gravi, interventi
chirurgici. La cura del mal di
schiena passa spesso dalla
fisioterapia. «Il fisioterapista»,
spiega il dottor Benaglia,
«si occupa sia di prevenzione,
perché consiglia come evitare
le posture dannose per la
colonna vertebrale e come
sciogliere le tensioni
sull’apparato locomotore,
sia di tutte le tecniche
meccaniche, dalle
manipolazioni agli esercizi
rieducativi e ai massaggi,
che servono per alleviare
il dolore, correggere le
posizioni sbagliate, recuperare
la funzionalità di muscoli,
tendini, legamenti, strutture
osteoarticolari».
La diagnosi del problema,
che può essere una lombalgia
o una discopatia, spetta al
medico. Al fisioterapista,
invece, compete quella
funzionale: stabilire e attuare,
sulla base delle indicazioni
diagnostiche, un appropriato
piano di trattamento per
eliminare le cause del male.
«Diffidare di terapisti
improvvisati», consiglia
il dottor Benaglia, «privi della
necessaria qualifica e di
competenza, perché possono
provocare danni anche gravi».
Particolare attenzione sotto
il profilo della prevenzione va
rivolta ai bambini, specie nella
fascia d’età tra 6 e 10 anni, la
più delicata per lo sviluppo
dell’apparato motorio. «Il mal
di schiena è diffuso anche nei
preadolescenti», osserva
l’esperto, «e la causa
principale è l’eccessiva
sedentarietà. È importante
che i bimbi si muovano quanto
più possibile, perché così
maggiore sarà la loro
elasticità da adulti e minore il
pericolo di disturbi al rachide».
Per sensibilizzare gli alunni
delle elementari e i loro
genitori, l’Aifi-Associazione
italiana dei fisioterapisti
(www.aifi.net) ha realizzato
una pubblicazione divulgativa,
dal titolo La schiena va a
scuola: prime regole per
rispettarla, in collaborazione
con Isico-Istituto scientifico
italiano colonna vertebrale
e Sifir-Società italiana
fisioterapia e riabilitazione.
Un certo seguito hanno
anche le tecniche non
tradizionali, dai metodi
Mézières, Pilates, Feldenkrais
al massaggio shiatsu,
dall’osteopatia al rolfing, che
puntano in particolare al
riequilibrio vertebrale
e al riassetto della postura
attraverso un approccio
olistico, che coinvolge non
solo la componente fisica,
ma pure la mente e la sfera
emozionale della persona.
Molti di questi metodi non
hanno ancora una piena
convalida scientifica, senza
contare che la loro efficacia
varia da paziente a paziente.
Diagnosi e terapia vanno
quindi affidate a esperti