10/03/2012
Atene, manifestazioni di protesta davanti al ministero della Salute (foto Ansa).
Uno degli effetti più odiosi della crisi Greca è forse quello dei tagli alla sanità. Nel nuovo piano di austerità approvato poche settimane fa dal Parlamento di Atene è compresa una ulteriore riduzione della spesa farmaceutica pari a 1,3 miliardi di euro solo nel 2012.
Una scelta che andrà, probabilmente, a ricadere sulle fasce più bisognose della popolazione. Secondo quanto scritto già a fine 2011 dal Wall Street Journal la multinazionale svizzera Roche ha deciso di sospendere la fornitura di medicinali, soprattutto quelli per la cura del cancro agli ospedali pubblici greci, che non riescono a pagare completamente le fatture da oltre quattro anni.
E già mesi prima l'azienda danese Novo Nordisk aveva bloccato la spedizione di insulina in Grecia, dopo l'annuncio del governo di un taglio dei prezzi di oltre un quarto. Taglio che era stato poi ridimensionato: l'industria ha continuato a inviare farmaci, ma solo quelli a più basso costo, privando così i pazienti diabetici dei prodotti più innovativi e più costosi.
Federico Simonelli