13/04/2012
Ilulisaat Icefjord, Groenlandia
In Groenlandia, dall'Icefjord di Illulisat, sembra si staccò l'iceberg che colpì il Titanic. I turisti oggi si imbarcano in mini crociere per vedere da vicino gli iceberg che si staccano da quello che è considerato “la madre di tutti gli iceberg”
“Il frastuono che fa quando il ghiaccio sottostante si scioglie e la pressione sottostante dell'acqua lo fa rovesciare l'iceberg è impressionante ed è pericoloso starci troppo vicino in barca” racconta il giornalista Marco Sances, di “Plein Air”.
La rotta del Titanic era quella corretta, più a sud del normale, perché nei mesi tra aprile e giugno il rischio di incontrare gli iceberg aumenta. Pochi passeggeri videro l'iceberg assassino, perché era notte, faceva freddo e quindi era poco invitante stare sul ponte. Le foto del possibile iceberg vennero scattate quindi il giorno dopo e una in particolare sembra quella giusta, perché si vede una linea rossa che potrebbe essere stata quella della collisione.
Dalla tragedia del 1912 gli Stati si sono accordati per un monitoraggio costante degli iceberg nella zona, affidato alla Guardia Costiera americana: quelli più grandi possono misurare anche 75 metri per 200!
La luna potrebbe aver influito sulle condizioni del mare e sulla presenza di numerosi iceberg, secondo alcuni studi, ma quel che è certo è che era un inverno particolarmente mite e questo contribuì a provocare un inaspettato distacco dei temibili iceberg.
Con il cambiamento climatico se ne forma un numero crescente e si muovono a una velocità superiore al passato. Negli ultimi 10 anni il ghiacciaio Sermeq Kujalleq, che si trova alla base dell'Icefjord di Illulisat, ha raddoppiato la velocità è questa è considerata una dimostrazione dei cambiamenti in atto.
Dal 2004 l'Icefjord è parte del Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco, una delle prime località artiche a essere inserite nella lista. Il ghiacciaio produce un decimo degli iceberg groenlandesi che viaggiano poi verso sud, andando a collocarsi sulla rotta dei transatlantici.
Gabriele Salari