13/04/2012
I resti del Titanic
«Là sotto, da qualche parte, giaceva
l’enorme relitto del Titanic ma, per quanto
grande fosse, non era che una formichina
nell’immensità dell’oceano. Come per
incanto, Ballard si ritrovò a immaginare che
cosa avesse significato salire su quella nave
tanti anni prima. Che emozioni potevano
aver provato i passeggeri? Né i ricconi della
prima classe, abituati a viaggiare negli agi,
né tantomeno i poveracci della terza, diretti
a cercare fortuna in America, avevano mai
messo piede su un mezzo di trasporto tanto
imponente e lussuoso». È un passaggio delle
prime pagine di Titanic, un viaggio che non
dimenticherete (Piemme).
Il libro di Polidoro
A cento anni dalla fatale collisione con l’iceberg, Massimo Polidoro torna a raccontare la tragedia del transatlantico attraverso un avvincente e inedito taglio narrativo che dà la parola alle testimonianze dei sopravvissuti. Il racconto corale intreccia le storie di ufficiali e passeggeri, naufraghi e soccorritori, scienziati e avventurieri, il tutto attraverso gli occhi dei protagonisti: di nuovo il viaggio del Titanic, fino al momento dell’impatto, quando la nave si inclina, il panico si diffonde e la sorte decide la distinzione tra sommersi e salvati.
Luciano Scalettari