07/11/2012
Foto Milestone.
A sostegno dell’iniziativa sono arrivate anche le lettere dei presidenti di Piemonte, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, le Regioni che per prime si sono mosse contro l’articolo 31 del decreto Salva Italia, quello appunto che liberalizza le aperture domenicali. Le Regioni, i cui ricorsi sono all’esame della Corte costituzionale proprio in questi giorni, lamentano che la nuova normativa ha creato innumerevoli problemi sia ai commercianti che alle stesse Regioni sottraendo loro la possibilità di decidere quando derogare alla chiusura.
Finora infatti erano le Regioni e i Comuni che, tenendo conto delle esigenze del territorio, dei flussi turistici, di particolari eventi, stabilivano quando poter tenere aperti i negozi nei giorni festivi. Tutt’ora Bolzano, forte del suo Statuto speciale, prevede la chiusura per 35 domeniche l’anno. In Europa l’apertura domenicale è un’eccezione: la Germani e la Francia prevedono 10 domeniche l’anno, Olanda e Spagna un massimo di 12, zero la Svizzera. Qualora i ricorsi delle Regioni venissero accolti Confesercenti continuerà comunque la raccolta di firme per portare all’attenzione sia dell’attuale Governo che del prossimo una legge di iniziativa popolare che possa regolamentare tutto il settore.
Annachiara Valle