18/05/2013
Il professore Franco Miano
Non ci saranno solo i movimenti, in piazza san Pietro per l’incontro di Pentecoste. Dalle parrocchie di tutta Italia, ma anche dall’estero si sono mobilitate anche le associazioni. L’Azione Cattolica, in particolare, porterà anche una rappresentanza del resto del mondo e sarà presente sia con pellegrinaggi organizzati che con singole mobilitazioni di parrocchie.
«Siamo particolarmente contenti della sottolineatura che il Papa ha dato del suo essere innanzitutto vescovo di Roma», spiega Franco Miano, presidente nazionale dell’associazione, «perché questo significa attenzione alla Chiesa locale, oltre che, naturalmente a quella universale». Con l’Azione Cattolica è stata sintonia al primo sguardo. «L’associazione ha uno speciale rapporto con il Papa e con tutta la gerarchia, come recita il nostro Statuto fin dal primo articolo. La nostra fedeltà è parte stessa, è costitutiva del nostro essere associazione. In particolare con Francesco, poi, sentiamo, ancor di più, il richiamo alle nostre radici».
L’incontro di Pentecoste è «un momento importante», spiega Miano, «perché ci conferma, ancora una volta, nel nostro cammino. Ed è nel segno della speranza. Senza nulla togliere ai suoi predecessori, Francesco ha aperto il cuore spingendoci, ancor di più, nella linea della testimonianza e della piena coerenza tra la fede e la vita. Ci sentiamo incoraggiati nella nostra proposta associativa che è una proposta che dà attenzione alle persone più semplici, ai poveri, alle periferie del mondo come alle periferie della vita».
Annachiara Valle
a cura di Alberto Chiara e Antonio Sanfrancesco