07/04/2012
Una sessione del concilio Vaticano II.
«La “porta della fede” (cfr At 14,27) che
introduce alla vita di comunione con Dio
e permette l’ingresso nella sua Chiesa
è sempre aperta per noi». Si apre con
queste parole la Lettera apostolica
in forma di motu proprio Porta
fidei con la quale Benedetto XVI
indice l’Anno della fede. Ed ecco come
il Pontefice scandisce il calendario
e spiega le ragioni di questo anno
speciale. «Esso avrà inizio l’11 ottobre
2012, nel cinquantesimo anniversario
dell’apertura del concilio Vaticano II,
e terminerà nella solennità
di Nostro Signore Gesù Cristo Re
dell’Universo, il 24 novembre 2013».
Oltre al cinquantesimo anniversario
dell’inizio del concilio Vaticano II, il
Papa ricorda un’altra data significativa:
«L’11 ottobre 2012 ricorreranno anche
i vent’anni dalla pubblicazione del
Catechismo della Chiesa cattolica,
promulgato dal mio predecessore,
il beato papa Giovanni Paolo II. Questo
documento, autentico frutto del
concilio Vaticano II, fu auspicato dal
Sinodo straordinario dei vescovi del
1985 come strumento al servizio della
catechesi e venne realizzato mediante
la collaborazione di tutto l’episcopato
della Chiesa cattolica. E proprio
l’Assemblea generale del Sinodo
dei vescovi è stata da me convocata,
nel mese di ottobre del 2012, sul tema
de La nuova evangelizzazione per
la trasmissione della fede cristiana.
Sarà quella un’occasione propizia per
introdurre l’intera compagine ecclesiale
a un tempo di particolare riflessione
e riscoperta della fede».
Benedetto XVI invita la Chiesa intera
a promuovere durante l’Anno della fede