28/04/2013
Il logo della campagna
Una lavagna nera e poi la scritta chiara, in bianco e in rosso: «La scuola ripudia la guerra». Pax Christi non ci sta a una presenza sempre più capillare delle Forze Armate all'interno della scuola. Iniziative spesso presentate come orientamento scolastico e gestite direttamente dall'Esercito italiano, dalla Marina e dall'Aeronautica militare. Pax Christi, con la campagna «Scuole smilitarizzate», chiede ai docenti di formare gli studenti alla pace e alla cittadinanza attiva. «Ciò che proponiamo come futuro ai ragazzi segna non solo la loro crescita ma anche la società intera», ha detto monsignor Giovanni Giudici presentando il progetto, «per questo ci sembra particolarmente importante vigilare oggi che nelle scuole non entri questo tema bellicista. Pensiamo sia possibile, su argomenti che hanno a che fare con la violenza giovanile, far fare esperienze diverse di servizio ai più piccoli e poveri».
In concreto il movimento chiede, tra le altre cose, di non esporre manifesti pubblicitari delle Forze Armate, di non organizzare visite a caserme, poligoni di tiro, portaerei e ogni altra struttura riferibile ad attività di guerra, di intensificare i progetti di cittadinanza attiva che stimolano l'approfondimento di temi legati alla pace e alla nonviolenza.
«Vigiliamo», ha sottolineato monsignor Giudici, «sulla possibilità che nelle scuole si insegni la nonviolenza e la pace attraverso l’amore e la giustizia, anche a coloro che sono pur diversi da noi ma con i quali siamo in dialogo continuo». Per informazioni sulla campagna docenti e dirigenti scolastici possono scrivere a scuolesmilitarizzate@gmail.com
Annachiara Valle