06/06/2013
Staffan de Mistura, ex allievo dei Gesuiti.
Oggi fa il diplomatico, ieri studiava dai Gesuiti, al Massimo di Roma. Staffan de Mistura non smette di «ringraziare i miei genitori per avermi fatto studiare da loro. Il messaggio più forte che ho avuto è stata la parabola dei talenti con il dovere, per chi come noi aveva ricevuto tanto, di ridare indietro alla società, in qualunque maniera, quello che ci veniva offerto dalla comunità. Questo imprinting è rimasto per tutta la vita. Non a caso avevo deciso di fare il pompiere e poi il medico e poi, infine, il medico delle nazioni entrando nell’Onu e occupandomi di missioni di pace e umanitarie in zone di conflitto». Compagno di scuola di Draghi, Montezemolo, Gianni De Gennaro, Luigi Abete, «solo per menzionarne alcuni», de Mistura ricorda un aneddoto «che mi ha dato un insegnamento sulla diplomazia, che è la scelta che ho fatto». Per una serie di ritardi a scuola perché era intervenuto come volontario in alcune iniziative studentesche, viene richiamato dal preside. «Mio padre era deciso a resistere a questo richiamo perché il mio ritardo era giustificato da un’azione nobile. Alla fine del colloquio mio padre mi punì. Capii allora che non basta essere convinti delle proprie idee, bisogna anche essere convincenti come era stato il mio preside».
Annachiara Valle