14/07/2011
4) Ed
insisto sugli stipendi. Mi risulta che analoghe funzioni espletate da personale
inquadrato nei medesimi livelli funzionali in Amministrazioni diverse,
percepiscono retribuzioni differenti in modo significativo (indennità). Ciò
purtroppo determina lo svuotamento di talune Amministrazioni e la corsa verso
altre, così alimentando il “mercato” delle raccomandazioni.
5) Un
cenno ai tagli che non si dovrebbero mai fare, o meglio che andrebbero fatti
ultima “ratio”: le forze dell’ordine.
Immagino già i sorrisi di molti “ eh… il
generale e i suoi carabinieri…”, no,
rispondo io, i cittadini ed il loro
diritto alla sicurezza. Se è giusto proteggere con le scorte le personalità
di punta del nostro paese, ciò non deve, però, essere fatto a scapito della
sicurezza dei cittadini. Le forze dell’ordine devono poter essere presenti sul
territorio e circolare nelle città senza la preoccupazione di dover controllare
il livello del carburante con il rischio di restare a secco.
Dopo, solo dopo aver eliminato sprechi e privilegi possono chiedersi “sacrifici” ai cittadini.
Forse i su accennati provvedimenti afferiscono più ad una riforma
“strutturale” della Pubblica Amministrazione a tutti i livelli, ed
indubbiamente non è possibile procedere ad una razionalizzazione delle
strutture senza avere conoscenza delle stesse: dati certi ed incontestabili non soggetti ad accuse di “manipolazioni politiche”.
Per tale motivo sarebbe opportuno che tali studi analitici venissero
effettuati da una Commissione di “saggi” competenti, autorevoli ed
indipendenti. Solo a valle di un’accurata conoscenza di ciò che c’è,
com’è attualmente, e come dovrebbe essere, il parlamento sovrano potrà
decidere i provvedimenti da adottare.
Un “sacrificio” ritengo sia giusto chiedere a tutti: lavorare
meglio e di più! Non è un’idea bizzarra di un vecchio stacanovista.
Altri Paesi, la Germania ad esempio, lo hanno fatto e con probante
incidenza sulla crescita globale. Lavorare meglio e di più non deve
ovviamente (e furbescamente) comportare lo sfruttamento dei lavoratori o
ledere i loro diritti. Insieme, a tutti i livelli, è necessario avere senso di responsabilità
e la coscienza che il bene dei singoli è illusorio e destinato a finire
male se viene perseguito prescindendo dal bene comune e dall’equità e
la giustizia sociale.
Roberto Jucci
Roberto Jucci