L'Italia dei cervelli in fuga

L'Italia ha centinaia di migliaia di laureati all'estero, in 20 anni ha perso 4 miliardi di euro per quanto hanno realizzato all'estero. Ma c'è chi non si arrende a questa deriva.

Una legge per farli tornare

12/05/2011
I laureati che rientreranno in Italia godranno di benefici fiscali per tre anni
I laureati che rientreranno in Italia godranno di benefici fiscali per tre anni

    Una proposta bipartisan divenuta legge con il voto favorevole in Parlamento di tutti gli schieramenti: almeno sull'urgenza di favorire il ritorno di talenti in Italia, i partiti politici non si sono divisi. Così, il 23 dicembre scorso è stata approvata "Controesodo", primo traguardo di una serie di provvedimenti che intendono agevolare il rientro di tanti nostri emigrati qualificati.

    La recente legge, denominata "Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia", è destinata a cittadini europei laureati (che abbiano risieduto per almeno 24 mesi nel nostro Paese) nati dopo il 1° gennaio 1969, che abbiano maturato esperienze all'estero e desiderino rientrare in Italia per svolgere attività di lavoro dipendente, autonomo o d'impresa. Per tre anni, le loro tasse saranno ridotte al 30% se uomini e al 20% se donne, e potranno contare su alcune semplificazioni burocratiche per il rientro.

    La proposta di legge è stata elaborata soprattutto da una decina di parlamentari accomunati da un'età relativamente giovane e da esperienze di lavoro o di studio realizzate all'estero. Una di loro è Alessia Mosca, 35 anni, deputata del Pd e segretario della Commissione Lavoro, che è stata relatrice alla Camera della proposta.

    Onorevole Mosca, perché siete partiti dai benefici fiscali per favorire il rientro?
    "Il beneficio fiscale vuol essere una tentazione in più, che va a colmare una delle difficoltà oggettive a rimanere in Italia. Sappiamo bene che ne esistono molte altre, di vario tipo e che non riguardano soltanto i soldi: tanti ci dicono che non se ne sono andati all'estero a lavorare per quello, ma perché in Italia trovavano condizioni complicate, difficili. Siamo ben consapevoli che ci sarebbe molto da fare, da una serie di servizi per la famiglia alla soluzione di altre lacune, però non volevamo farci spaventare dal fatto che qualcuno potesse dire "Sì, però c'è ben altro da fare". Abbiamo iniziato da questo, che era un obiettivo raggiungibile, considerandolo il primo mattoncino".

    Perché avete deciso tasse più basse per le donne?
    "Per cercare di colmare un divario che nel nostro Paese è molto forte. Esiste un gap salariale ancora considerevole tra uomini e donne. Offrire alle donne un incentivo in più vuole essere un segnale, un modo per dare una prima indicazione verso il superamento di questo gap".

    La legge chiamata "Controesodo" ha già prodotto qualche risultato?
    "Manca ancora uno dei decreti attuativi, che fanno in modo che possa essere applicata. Ma tantissimi persone mi stanno chiedendo informazioni: ogni settimana ricevo almeno una decina di e-mail da persone che vorrebbero rientrare in Italia e chiedono notizie. Se si sommano a quelle inviate in proposito agli altri parlamentari, significa che questa legge interessa a parecchi".

    Quali saranno i prossimi passi per far tornare talenti in Italia?
    "Abbiamo una serie di progetti con questo obiettivo. Uno riguarda l'attrazione di talenti stranieri nel nostro Paese, perché un altro problema dell'Italia è che troppo pochi studenti stranieri scelgono le nostre università, in confronto ad altri Paesi europei: il tentativo sarà rendere le nostre università più competitive. Un altro progetto è mirato ad attrarre persone che vogliano avviare in Italia nuove imprese a contenuto innovativo molto forte, investendo su giovani disposti ad assumersi rischi e a mettersi in gioco".

Rosanna Biffi
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati