14/01/2011
Cinquanta giorni sono passati qui a Milano dallo switch-off, il definitivo passaggio alla nuova televisione digitale terrestre; proviamo a tirare un bilancio, seppur provvisorio, su questo cambiamento che ha coinvolto milioni di telespettatori. Cosa ha portato di nuovo il digitale terrestre (Dtt), quali i suoi vantaggi/svantaggi e, soprattutto, è cambiato qualcosa nella fruizione della Tv nelle nostre case?
Al di là del discorso qualitativo (segnale audio e video migliore,
nuovi canali in alta definizione, alcuni contenuti in lingua
originale…), il vantaggio più evidente del digitale terrestre è la
moltiplicazione dei canali.
A parte le Tv locali (che ancora faticano – o
non dispongono delle risorse necessarie - per sfruttare appieno la
possibilità di trasmettere su più canali), l’abbondanza concessa dal
sistema di trasmissione digitale ha portato alla nascita di nuovi
canali, spesso molto più interessanti delle reti generaliste. Canali
come Rai4 o Rai5, Iris o Cielo, le nuove reti dedicate ai minori (Boing,
K2 o l’ottima Rai Yoyo), al pubblico femminile (La5, La7d) o quelle
sportive (due della Rai e due di Sportitalia) offrono ormai una scelta
di intrattenimento molto più ampia rispetto a prima.
Fra il centinaio di canali Dtt, purtroppo per ora prevale l’inconsistenza: spesso i canali
locali sono duplicati più volte, oppure sono i programmi stessi a essere
ritrasmessi in replica; alcune reti, infine, sono proprio inguardabili.
Lo zapping dal primo all’ultimo canale è un’esperienza desolante. Per
fortuna il digitale terrestre offre la possibilità di creare liste di
canali preferiti e di cancellare in modo relativamente facile quelli
indesiderati.
Altro vantaggio, per chi se lo può permettere, è l’accesso a canali
pay (a pagamento) con soluzioni a un costo mediamente inferiore rispetto
alla Tv satellitare. Nota dolente: il fiorire di vari canali porno (per
fortuna criptati e quindi inaccessibili al pubblico privo di
credenziali d’accesso).
Federico Polvara