14/01/2011
L’abbondanza di canali porta a un’inevitabile frammentazione dei contenuti. Sulla stessa frequenza dove prima si trasmetteva in analogico una sola rete – che doveva creare un palinsesto molto eterogeneo, mescolando contenuti per adulti, giovani e bambini, uomini e donne, single e famiglie – oggi si possono trasmettere, in digitale, fino a 8 canali. Per questo motivo sono nate diverse reti dedicate ai bambini, alle donne, allo sport, alle notizie, persino un canale inerenti agli amici a quattro zampe (PetManiaTv).
La Tv generalista, spesso veicolo di mediocrità per catturare la più ampia fetta di pubblico, ha i giorni contati, ma non ci è dato sapere quanti. Certo che di fronte ad alternative più valide, il pubblico si disperderà inevitabilmente in diversi rivoli (su vari canali). Già oggi chi ha la fortuna di accedere alla Tv satellitare di Sky o alla piattaforma Premium di Mediaset, non si meraviglia più di quanto raramente faccia zapping fra i primi dieci canali televisivi.
E all’orizzonte fa già capolino la Tv via Web, un altro terremoto per il settore.
Federico Polvara