14/01/2011
Come spesso avviene in Italia, le modifiche imposte alle abitudini della stragrande maggioranza della popolazione sono accompagnate, oltre che dalle inevitabili polemiche, anche da una carenza di comunicazioni ufficiali, causando sempre molta confusione. Senza un adeguata campagna di informazione, infatti, il mattino del fatidico switch-off sono spariti tutti i canali dallo schermo e per ripristinarli è stato necessario provvedere a una risintonizzazione dei decoder (interni ed esterni). In alcune zone si sono persi alcuni canali prima visibili sul digitale terrestre, inconveniente non dovuti a problemi dell’impianto condominiale.
A farne le spese, purtroppo, sono stati soprattutto gli anziani, per i quali anche le più banali operazioni nei menù del decoder risultano un ostacolo insuperabile. Rinnoviamo l’appello per i più giovani: siate disponibili e, soprattutto, pazienti nell’aiutare a risolvere i problemi “digitali terrestri” degli anziani di casa.
Altri inconvenienti si segnalano nelle zone di montagna: in alcune, cessate le trasmissioni analogiche, l’unico sistema per vedere la televisione è diventato il satellite, con la piattaforma Sky (a pagamento), oppure quella Tivùsat (gratuita).
Nonostante i costi sostenuti dalle famiglie per aggiornare o sostituire gli apparecchi Tv, sono comunque emersi problemi, addirittura sui nuovi dispositivi. Chi ha optato per decoder e nuovi schermi a basso costo, si è poi trovato ad affrontare inconvenienti dovuti alla bassa qualità dell’hardware.
Federico Polvara