30/09/2011
Il panorama fitoterapico e omeopatico offre molti rimedi per potenziare le difese immunitarie, rimedi efficaci soprattutto se si considera il soggetto in cura, nella sua globalità e unicità, a seguito di una valutazione clinica personalizzata. Tra le indicazioni che possono essere utili ed applicabili per un soggetto sano che desideri aumentare le proprie capacità di difesa nei confronti delle malattie da raffreddamento ci sono:
Con il termine echinacea vengono comunemente indicate le radici, il rizoma e le parti aeree di alcune piante originarie delle zone temperate del Nord America. A questo genere appartengono nove specie, ma solo tre di esse vengono utilizzate a scopi commerciali: Echinacea purpurea , Echinacea pallida ed Echinacea angustifolia. Quest'ultima era impiegata dagli indiani del Sud Dakota per favorire la cicatrizzazione delle ferite e curare sifilide ed i morsi di serpenti. Il crescente interesse verso l' echinacea deriva dalla sua capacità, in gran parte confermata da studi farmacologici, di aumentare la resistenza alle infezioni. In particolare questa pianta si è dimostrata particolarmente utile negli stati influenzali e nella prevenzione delle malattie da raffreddamento. Sul mercato è reperibile in diverse formulazioni: tisane (a base di polvere di radice secca), succo di parti aeree, tintura ed estratti secchi. Le modalità ed i tempi di somministrazione variano da prodotto a prodotto; ottimi risultati si ottengono con l'utilizzo preventivo, che deve cominciare alla comparsa dei primi sintomi associati a stati influenzali e ad altre malattie da raffreddamento. L'utilizzo dell'echinacea è sconsigliato in caso di malattie autoimmuni, neoplasie, gravidanza ed allattamento.
Altra pianta utile nella prevenzione e nella cura è l'idraste, inserita di recente tra i cosiddetti antibiotici naturali insieme all'astragalo, caratterizzato anche dalla capacità tonificante in generale. E ancora: l'inula, dotata di proprietà espettoranti e antitosse; l'erisimo o "erba cornacchia", specifica per laringiti e faringiti; il tasso barbasso utile nelle tracheobronchiti acute; il ribes nigrum, antinfiammatorio naturale eccellente.
È bene inoltre, associare al trattamento di prevenzione anche la propoli, che è una resina raccolta dalle api da piante come il Pioppo, la Betulla, il Salice, l'Ippocastano, il Pino, l'Abete, la Quercia, l'olmo, l'Ontano. La propoli contiene vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, sali minerali, flavonoidi, resine, balsami, composti di natura aromatica e fenolica arricchiti da acidi grassi, terpeni, aminoacidi, e molte altre sostanze. E' una pianta essenziale nelle affezioni delle prime vie respiratorie, utile il suo impiego in caso di mal di gola, di tosse, di faringite, rinite, tonsillite, otite,sinusite, ma il suo campo di azione per l'attività antimicotica si adatta anche in caso di infezioni delle vie genito-urinarie e di molte altre patologie.
E ancora la rosa canina, ricca di vitamina C, l’uncaria tomentosa, ottimo antibiotico naturale la cui azione immunostimolante è data essenzialmente dalla presenza di almeno sei tipi di alcaloidi di cui quattro hanno mostrato un pronunciato effetto di stimolazione della fagocitosi, ovvero della abilità dei globuli bianchi di fagocitare i microrganismi e le sostanze estranee.
Probabilmente il preparato omeopatico più popolare utilizzato per la prevenzione delle malattie da raffreddamento è Anas barbariae, il cui nome deriva dall'omonima specie di anatra, portatrice sana del virus influenzale. Si tratta di un preparato ottenuto dalla diluizione e dinamizzazione di estratto di fegato e cuore di Anas barbariae. Solitamente si consigliano tre mesi consecutivi, da settembre a novembre, proseguendo la prevenzione, soprattutto per i soggetti a rischio cioè bambini e anziani, fino a marzo, riducendo però la frequenza di assunzione delle dosi.
Influenzinum è invece un preparato omeopatico ad azione più selettiva nei confronti del virus dell'influenza. Viene preparato ogni anno partendo da ceppi influenzali isolati di recente quindi della stagione in corso. Solitamente si utilizzano monodosi per due o tre mesi consecutivi.
Calcarea Carbonica: agisce stimolando il metabolismo, quindi è utile quando ci sono frequenti ricadute e convalescenze.
Silicea: agisce aumentando la resistenza dell’organismo, l’attività dei globuli bianchi; e sui processi suppurativi difficili da guarire.
Eleutherococco: stimola il sistema nervoso centrale. Aumentando la resistenza fisica contro gli stress e le situazioni di carico previene l’insorgenza di malattie.
Stefania Marchisio