09/06/2012
A causa della crisi, in ogni caso, gli italiani hanno ridotto significativamente i programmi di partenza. Lo dice il Barometro Vacanze 2012, realizzato come sempre da Ipsos per conto di Europe Assistance, per analizzare i programmi degli Europei per l'estate.
Giunta quest'anno alla dua dodicesima edizione, quest'indagine sonda le intenzioni di vacanza dei cittadini di alcuni dei più importanti Paesi europei (oltre all'Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Spagna, il Belgio e l'Austria). Oltre alle loro motivazioni, le destinazioni e soprattutto il budget dedicato.
Se la vacanza estiva è spesso considerata imprescindibile nelle priorità degli europei, il 2012 ha fatto registrare una tendenza davvero negativa, portando il dato al livello più basso degli ultimi otto anni. Il Barometro rivela infatti che il 58% degli europei ha in programma di andare in vacanza almeno una volta durante l'estate (tra giugno e settembre inclusi), contro il 66% dell'anno precedente. Una contrazione che investe tutta l'Europa, ma che si fa sentire soprattutto nei Paesi più seriamente colpiti dalla crisi economica.
Gli italiani in particolare fanno rilevare un 15% in meno di potenziali vacanzieri rispetto allo stesso periodo del 2011. Solo il 63% degli italiani ha dichiarato infatti di avere in programma una vacanza estiva contro il 78% dello scorso anno. Seguono a ruota gli spagnoli, che dichiarano di avere meno voglia e possibilità di partire per le vacanze (-14%: 51% contro il 65% del 2011). Anche gli inglesi scontano una crisi di fiducia nel contesto economico e di conseguenza affrontano con maggior prudenza le spese per le ferie (-10% di viaggiatori: 51% contro il 61%). In lieve controtendenza sono solo i francesi: il 70% dei transalpini ha infatti dichiarato di voler partire per le vacanze quest'estate (+2% rispetto al 68% del 2011).
Le vacanze tra le prime spese tagliate
Sempre secondo il Barometro Ipsos-Europe Assistance sembra che in media tra le prime voci di budget su cui gli europei tendono a risparmiare in tempo di crisi ci siano proprio le vacanze. Sono al terzo posto dopo abbigliamento (al primo posto) e giochi, prodotti tecnologici e culturali.
La proporzione di chi pensa di ridurre i costi per la voce vacanze nel budget è più alta, ancora una volta, per gli spagnoli e gli italiani (rispettivamente 20% e 17%), mentre per i tedeschi rimane più marginale (il loro risparmio in ferie sarà solo dell'8%). Per gli inglesi le vacanze sono la prima voce di budget soggetta (ora o anche in futuro) a una revisione di spesa (14%), prima dell'abbigliamento e dei trasporti/auto (10%).
L'alimentazione e la salute, invece, sembrano essere le uniche voci sulle quali gli europei non intendono risparmiare. Solo una media tra l'1% e il 4% degli europei dichiara infatti di voler tagliare anche queste due voci.
Mete vicine e vacanze continentali
L'Europa è ancora scelta come destinazione per le vacanze estive dalla maggioranza degli europei. Il 79% dichiara di avere in programma di restare nel continente per le vacanze 2012. Quasi metà (48%, +1 punto rispetto al 2011) preferisce il turismo nazionale. Il budget è tornato a essere il primo fattore da tenere in considerazione per la scelta della destinazione, prima del clima e della paura di rischi di attentati terroristici.
Focus vacanze italiane 2012
63% italiani che hanno intenzione di partire per le vacanze durante l'estate 2012
18% partirà più di una volta (rispetto al 37% del 2011)
40% ha in programma una vacanza della durata di una settimana
33% ha in programma una vacanza di 15 giorni
17% limiterà il budget dedicato alle vacanze
-554 euro è il taglio sul budget effettuato dagli italiani per le vacanze estive 2012
41% pianificherà le vacanze last minute, anche per risparmiare (31% l'anno scorso)
70% programma di restare in Italia
14% programma di restare in Europa ma fuori dal nostro Paese
60% sceglie vacanze all'insegna del relax
37% sceglie vacanze all'insegna della scoperta
75% soggiornerà in una località al mare
a cura di Giulia Cerqueti