21/01/2011
Il Parlamento europeo a Strasburgo.
Da Strasburgo giungono notizie significative sul tema dell'adozione. Con l’approvazione della Risoluzione sulle Adozioni Internazionali da parte del Parlamento Europeo l’adozione entra a pieno titolo fra le competenze di coordinamento dell'Unione Europea. L’adozione, anche a livello internazionale, dovrà essere incoraggiata per assicurare ai bambini abbandonati e in istituto il diritto a una vita familiare, evitando che i minori vivano per lungo tempo in orfanotrofio.
La risoluzione per un coordinamento europeo sulle regole per le adozioni internazionali approvata con l’accordo dei principali gruppi politici, era stata presentata dal vicepresidente del Parlamento UE con delega ai diritti dei minori, Roberta Angelilli che ha commentato: «Il dramma dei minori abbandonati non riguarda solo il terzo mondo, ma è diventato un problema estremamente grave e di grande attualità anche in Europa: l'adozione consente a questi bambini di avere una famiglia e di evitare di trascorrere la propria infanzia tra assistenti sociali e orfanotrofi. Gli istituti infatti devono essere una soluzione temporanea per i minori. Soprattutto l'adozione consente a questi bambini di non divenire invisibili e finire nel circuito della poverta', dell'esclusione sociale e dello sfruttamento».
Il Parlamento Europeo ha deciso di coordinare, a livello europeo, le strategie relative allo strumento di adozione internazionale, conformemente alle convenzioni, al fine di migliorare l’assistenza nei servizi di informazione, la preparazione per l’adozione internazionale, il trattamento delle procedure di candidatura all’adozione internazionale e i servizi post-adozione, tenendo presente che tutte le convenzioni internazionali in materia di protezione dei diritti del bambino riconoscono il diritto dei minori orfani o abbandonati di avere una famiglia e di ricevere protezione.
Anche se la competenza in materia di adozioni continua a spettare a ogni Stato Membro, la Risoluzione propone ''l'invito alla Commissione a esaminare il corretto funzionamento dei sistemi nazionali a livello europeo e la proposta di creare un coordinamento tra Commissione e Stati membri per lo scambio di buone prassi e di strategie al fine di ottenere la massima collaborazione da tutti i Paesi e garantire sia il diritto all'adozione sia la massima trasparenza, evitando cosi' le adozioni illegali''.
Renata Maderna