Nuovi scenari per l'adozione internazionale

Secondo i dati più recenti nel nostro Paese le adozioni internazionali diminuiscono del 20%. A giugno il primo meeting degli adulti adottati.

Lo psicologo: “Il destino di questi bimbi è tutto da scrivere”

03/05/2013

Quali sono le maggiori paure delle coppie che si avvicinano al percorso dell’adozione? A cosa addebitare il sostanziale dimezzamento delle domande depositate nei tribunali italiani?

«In questi ultimi anni abbiamo assistito a una presa di coscienza progressiva sull’esperienza dell’adozione, anche grazie all’aumento di fonti di informazione di prima mano, blog e testimonianze», spiega Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta familiare responsabile tecnico-scientifico del Ciai. «Il risultato è che gran parte delle coppie che oggi si accingono ad adottare sono molto più consapevoli e informate riguardo alle caratteristiche dei bambini adottabili. Rispetto alle convinzioni, anche superficiali, del passato, i nuovi futuri genitori sono più prudenti e sanno che l’amore, di per sé, può non essere sufficiente a guarire le ferite di questi piccoli».

Ma quali sono le maggiori fonti di ansia
per le coppie che iniziano il cammino adottivo? «Esistono due variabili particolarmente critiche», prosegue lo psicoterapeuta. «La prima riguarda l’età. Quasi tutte le coppie sanno che l’età media dei bambini si aggira intorno ai 6 anni, perciò non troviamo quasi più nessuno con il sogno del bambino piccolissimo. D’altra parte, quando l’ipotesi di abbinamento sposta l’età oltre i 6 anni, verso gli 8 o i 9, la preoccupazione di molti è che possa essere più difficile realizzarne l’integrazione. Inoltre, c’è un po’ di delusione all’idea di non poter effettivamente “accudire” un bambino già grandicello».

«La seconda fonte di ansia riguarda la disabilità fisica. Sono tanti i futuri genitori che temono di non essere in grado di far fronte a questo tipo di problema, mentre si dicono disponibili ad affrontare l’ipotesi della ferita psicologica, ad esempio quella dei bambini maltrattati o abusati».

La risposta a questo tipo di pregiudiziali è sempre la stessa: «L’ansia è legata al’incognita. E’ meglio prepararsi, essere informati e consapevoli per non sentirsi in balia degli eventi», raccomanda il dottor Chistolini. «E poi, alla fine di tutto, pensare sempre che il destino è ancora tutto da scrivere. Ogni bambino, per quanto ferito, ha sempre incredibili capacità di recupero».

Benedetta Verrini
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati