04/10/2012
Oggi i bambini hanno smesso di giocare all'aperto, nel verde, un valore e un'abitudine che andrebbero recuperati, in fretta. Ritornare nei boschi, insegnare ad amarli e rispettarli è un'esperienza unica: i suoni, gli odori, i colori sono irripetibili. E i figli crescono più sani e intelligenti. E con maggiori capacità di autocontrollo e autogestione.
Social network, videogiochi di ultima generazione, televisione rischiano di compromettere seriamente la salute di bambini e adolescenti, ancorati interi pomeriggi a uno schermo luminoso, senza nessun controllo da parte di genitori spesso troppo presi da mille altre cose fuorché dai figli. Il segreto non sta nel vietare – anche perché sarebbe controproducente perdere il contatto con una realtà sempre più preponderante nel loro futuro – ma nel saper dosare: le ore davanti alla televisione o ai cosiddetti videogames non dovrebbero essere più di 1-2 al giorno.
Si chiama Nature deficit disorder e altro non è, secondo lo scrittore americano Richard Louve, che un rapporto mancato tra uomo e ambiente circostante, che inevitabilmente si riflette sul comportamento, sul quoziente intellettivo e sulle abitudini alimentari: la cura della mancata capacità di concentrazione, della svogliatezza, degli stati ansiosi e depressivi, della noia e dell'obesità passa anche attraverso un corretto rapporto con la natura, la stimolazione del gioco libero e dell'immaginazione creativa.
Un milione di bambini italiani fra i 6 e gli 11 anni, in media 6 per ogni classe elementare, ha problemi di peso e, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, rischia di vivere meno dei genitori. Una delle concause è proprio la sedentarietà causata da una dipendenza fuori controllo da televisione, internet e videogiochi: un bambino dovrebbe essere attivo almeno un'ora al giorno, non necessariamente facendo sport: basterebbe anche una semplice passeggiata o giocare nel cortile di casa per migliorare capacità motorie, di coordinazione, di equilibrio e di agilità.
Studi scientifici hanno dimostrato che i bambini con una regolare attività di gioco all'aperto hanno maggiori capacità di osservazione e ragionamento, soffrono di minori disagi comportamentali, hanno più difese immunitarie. E, di conseguenza, sono più felici.
Francesca Fiocchi