12/05/2013
(foto ThinkStock)
La Festa della Mamma celebra le madri, tutte le madri. Quelle italiane, dolci, amorevoli e protettive. E anche quelle straniere, che qui ci parlano del loro legame con la maternità e del rapporto con i loro piccoli.
«Sono una mamma chioccia», racconta Ysabel Sousa, 40 anni, peruviana, mamma di due ragazzini di 11 e 13 anni. «La vita, però, mi ha portata spesso lontana dai miei bimbi. Tre anni fa mi sono dovuta trasferire in una città lontana per lavoro ed è stato mio marito a prendersi cura dei ragazzi. Quel periodo è stato molto faticoso e, infatti, ho fatto di tutto per tornare a casa con la mia famiglia». Ysabel crede di essere un po’ troppo apprensiva. «Da quando sono diventata mamma, mi sono venute tante paure, che non sempre riesco a controllare. Sono spesso in ansia e non lascio molta libertà ai ragazzi. Vorrei essere più rilassata e sto pensando di consultare uno psicologo per capire cosa mi rende così ansiosa».
Jennifer McPherson, 35 anni, è una bella mamma americana di tre bimbi di quattro, sei e nove anni. «Quando ho scoperto di essere incinta per la prima volta, ho ringraziato Dio, perché mi aveva fatto un dono immenso», spiega. «Ho sempre desiderato avere figli e credo di essere una madre serena, che non assilla i bambini con troppe paure o aspettative. Per esempio, avrei voluto che la mia Kelly frequentasse un corso di danza, ma mi sono resa conto che lei è dinamica, un vero maschiaccio, e ho assecondato il suo carattere, iscrivendola a basket».
Anche Virginie Krief, 38 anni, parigina e mamma di una bimba, crede che i figli abbiano bisogno di libertà: «Ho iscritto Laure all’asilo quando era molto piccola, perché desideravo tornare al lavoro. Sono stata criticata e so che alcune amiche mi considerano una madre fredda. Io, invece, sono convinta di avere fatto bene, perché adesso sono una mamma appagata e mia figlia se ne rende conto, è fiera di me».
Clara Quelali, 41 anni, vive in Spagna e ha due figlie di sette e dieci anni. «Ho faticato tanto per diventare madre, perché avevo problemi a restare incinta, e proteggo in maniera eccessiva le mie piccole», racconta lei. »«Non le ho iscritte all’asilo e mi sono licenziata per seguirle con attenzione anche adesso che frequentano la scuola. Non ho altri interessi oltre le mie figlie. Forse un giorno rimpiangerò di non essermi ritagliata spazi solo per me, ma per ora sono soddisfatta così».
Erika Di Francesco
Dossier a cura di Giusi Galimberti