21/03/2012
Barbara Tamborini e Alberto Pellai. Colleghi di lavoro, sposi felici (e genitori) nella vita.
Alla presentazione alla stampa del Rapporto Cisf 2011 non potevano mancare Alberto Pellai e Barbara Tamborini, collaboratori ormai storici di Famiglia Cristiana (Alberto con la rubrica “Crescere un figlio insieme” sulla rivista cartacea; Barbara con il blog “Noi mamme” su famigliacristiana.it). Sposati felicemente - psicopedagogista e autrice di libri per bambini lei, medico e psicoterapeuta lui - sono genitori di quattro vivaci bimbi di cui Barbara narra spesso sul suo blog provocando (e non poco) le altre mamme.
«La coppia è come uno spazio di trasformazione, un diventare qualcosa d’altro», ha detto Pellai. La coppia, «una sfida faticosa e bellissima oggi cercata però soprattutto nella sua dimensione narcisistica», denuncia lo specialista, che confessa anche la sua fatica da psicoterapeuta: «Importante per noi è aiutare le persone in crisi di coppia a non concentrarsi sul fatto che non sentono più le “farfalle nella pancia” come al tempo dell’innamoramento. La felicità è una dimensione trasformante del sé in chiave cooperativa, sociale e costruttiva». Pellai per la sua rubrica riceve molte lettere dai lettori di Famiglia Cristiana: «La flessibilità oggi è vista come un valore, si ha paura del “per sempre”, si teme che cristallizzi la persona, che la blocchi nelle sue potenzialità». Insomma, in un tempo in cui «agli adolescenti consegniamo per la prima volta nella storia dell’uomo un futuro più carico di incertezza per non dire di potenziale fallimento che di speranza», occorre educare le nuove generazioni «ad abbandonare la chimera della “sindrome del tronista”: dall’amore od ottengo il massimo o lo lascio».
Barbara Tamborini fa una lettura più personale ed esistenziale: «Alberto e io siamo una coppia che funziona non “nonostante” i figli ma “grazie” a loro. Prima di sposarmi nessuno mi aveva avvertita che, finito il viaggio di nozze, una volta ritornati a casa, cominciava la vera fatica. E che fatica! I figli da accompagnare di qui e di là, i figli che riversano tutti i loro problemi sui genitori, che stanno male, che chiedono di gestire i loro conflitti con l’altro genitore… davvero difficile lì sentire le farfalle nella pancia…». E alla fine rivela il segreto per sentirle ancora quelle “farfalle”: «Se si riesce a entrare in sintonia, se si riesce a rimanere coppia, a trovare un accordo nella vita ordinaria le farfalle ritornano, c’è una rivitalizzazione della persona, un fenomeno purtroppo ancora poco raccontato». Il segreto? «Riuscire a essere cooperativi», conclude sorridendo la donna.
Stefano Stimamiglio