24/06/2010
Una pattuglia mista italo-afghana nell'area di Herat.
Si chiamava Francesco Saverio Positano, aveva 29 anni, era caporal maggiore scelto. L'Afghanistan aggiorna il tragico elenco dei caduti italiani. Nato a Foggia nel 1981, Francesco Saverio Positano era sposato e viveva a Pianezza, in provincia di Torino. Si era arruolato nel 1998, prestava servizio nel 32° reggimento genio guastatori della Brigata alpina Taurinense. Era arrivato in Afghanistan il 19 marzo scorso. Aveva all'attivo sette missioni all'estero.
Il caporal maggiore scelto Positano è morto in seguito ad un incidente avvenuto nei pressi di Shindand, nell'Afghanistan occidentale. Il militare, secondo quanto si è appreso dal comando italiano, faceva parte di una colonna costituita da due mezzi "Lince" e da due mezzi blindati speciali di tipo "Cougar" e "Buffalo". La colonna era ferma per verificare un tratto di strada fra Shindand e Herat.
Durante la sosta, il soldato avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto, riportando un trauma cranico. Subito soccorso dagli altri componenti della pattuglia e da un'equipe medica giunta pochi minuti dopo sul posto, il militare - apparso fin dai primi istanti in gravissime condizioni - è stato trasportato in elicottero presso l'ospedale da campo statunitense di Shindand, dove è morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimazione.
Finora, a giugno, sono deceduti in Afghanistan 79 militari stranieri. E proprio il giugno 2010 si rivela il mese più cruento dall'inizio della missione Isaf (dicembre 2001), quello cioè che ha registrato il maggior numero di soldati stranieri morti. In questa tragica classifica seguono l'agosto e il luglio 2009, rispettivamente con 77 e 76 vittime. In quasi nove anni di ostilità, la coalizione internazionale ha complessivamente perso 1.867 militari.
A cura di Alberto Chiara e Fulvio Scaglione