13/02/2012
Il ministro della Salute Renato Balduzzi. Foto: Imagoeconomica.
«E’
una sentenza che senza enfasi si può definire davvero storica, sia per
gli aspetti sociali che per gli aspetti strettamente tecnico-giuridici»,
ha dichiarato il ministro della Salute Renato Balduzzi, un esperto di diritto, un alessandrino che ha sempre seguito il caso Eternit da vicino: tra Natale e Capodanno ha offerto al sindaco di Casale Monferrato l'opportunità di collaborare con due importanti ministeri, il suo e quello dell'Ambiente, per risolvere dal punto di vista dei finanziamenti
il completamento della bonifica (già fatta per tutti gli edifici pubblici e per metà di quelli privati) nonché per il potenziamento della lotta medico-clinica al mesotelioma pleurico.
«Sotto
il profilo sociale corona una lunga battaglia che ha visto fianco a
fianco la Repubblica, nel senso di tutti i livelli istituzionali da
quelli locali a quelli nazionali, e il pluralismo sociale, in
particolare le forze sindacali e l’associazionismo dei familiari delle
vittime», sottolinea il ministro Balduzzi.
«E’ stata una battaglia comune, e ad essa si deve l’aver tenuto desto il problema, anche quando sembrava finire sottotraccia. Ma
la battaglia contro l’amianto non si chiude con una sentenza, sia pure
una sentenza esemplare, ma continua nell’attività amministrativa e
nell’impegno delle istituzioni e dei cittadini, soprattutto nella
consapevolezza da parte di ognuno che non si tratta di una battaglia
locale, ma nazionale, anzi mondiale.
La sentenza di Torino conferma che l’Italia sta facendo la sua parte”.
Alberto Chiara