11/03/2012
16 febbraio 2012: anziani del villaggio giapponese di Iitate durante un pasto nel centro di evacuazione di Matsukawa, nella Prefettura di Fukushima (foto Ansa).
In totale le persone evacuate sono state 150.000, molte delle quali hanno perso tutto
e non hanno ancora ricevuto un adeguato risarcimento. La legislazione giapponese in tema di risarcimenti e compensi stabilisce che non c'è un tetto massimo di risarcimento che il gestore di reattore nucleare, in questo caso l'azienda Tepco, deve pagare per i danni causati a terzi.
Non sono previste tuttavia norme e procedure dettagliate su come e quando i risarcimenti saranno pagati, né viene definito chi ne abbia diritto e chi no. Inutile dire che la Tepco finora è riuscita a sfuggire alle proprie responsabilità e non ha risarcito adeguatamente le persone e le imprese che sono state drammaticamente colpite dall'incidente nucleare. Greenpeace sottolinea che gran parte del costo dei risarcimenti sarà comunque sostenuto non dalla Tepco, ma dallo Stato e quindi dai contribuenti.
Gabriele Salari