Ecco l'estate dei veri duri

Si svolge in Umbria il Campionato Italiano di ruzzola individuale. E' un'occasione per riscoprire tanti giochi popolari e di strada delle nostre regioni.

Bocce e freccette, non solo sport estivi

15/07/2011
Le bocce per il gioco francese della "petanque".
Le bocce per il gioco francese della "petanque".

Nella Francia rurale, nella piazza principale del paese, si trova sempre un campo per giocare alla petanque, una variante del gioco delle bocce, nata in Provenza. A differenza del gioco provenzale, qui i piedi devono stare ancorati a terra, “ped tanco”, da cui la parola petanque. Inutile dire che i transalpini sono accaniti giocatori, ma gli italiani non se la cavano affatto male, se è vero che nel 2009 l'Italia ha vinto i Campionati del mondo e anche nella gara individuale di tiro di precisione la medaglia di bronzo è andata a un italiano, Diego Rizzi. Anche se parliamo di uno sport eminentemente maschile (le donne sono il 14%), è anche uno dei pochi in cui gareggiano squadre miste. La Federazione francese di petanque e “gioco provenzale” ha circa 380.000 giocatori tesserati e la federazione internazionale 566.000, ma non bisogna dimenticare i tanti giocatori occasionali, principalmente durante le vacanze.

In Italia, ad essere disciplinato come gioco tradizionale, è la “boccia alla lunga”, che si svolge su strada con qualsiasi fondo, con regole simili a quelle del lancio del ruzzolone, della ruzzola e del formaggio. Un altro sport molto antico, che siamo abituati ad associare all'estate oppure alla pratica nei pub, è quello delle Freccette. Lo praticarono, per far trascorrere il tempo nei due mesi di navigazione, anche i Padri Pellegrini, i Puritani inglesi che nel 1620, sulla nave Mayflower, raggiunsero gli Stati Uniti d'America.

Per essere considerato gioco tradizionale bisogna usare punte in metallo e bersagli in fibre naturali, oltre che attenersi a una lunga lista di regole, anche di abbigliamento. Ad esempio, niente jeans in gare ufficiali, ma polo o camicia nelle fasi finali. Nessun copricapo ammesso se non richiesto per motivi religiosi. Vietati gli apparati musicali (auricolari, telefoni, cuffie , lettori mp3 o simili , ecc. ) e gli occhiali (se non da vista!), bandite ciabatte e calzature aperte, un “vestiario non decoroso o troppo vistoso”.

La Figest (Federazione Italiana Giochi E Sport Tradizionali), in collaborazione con il Coni, sta organizzando tornei di freccette e morra per atleti disabili. Molto diffusa in Italia, specialmente in Sardegna e in Friuli, la morra è stata proibita ai tempi del fascismo, perché considerata un gioco d'azzardo e tuttora in molte province il gioco della morra è proibito nei luoghi pubblici.

Gabriele Salari
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