15/02/2011
Nicole Minetti, coinvolta nel caso Ruby.
Il rinvio a giudizio immediato da parte del Gip di Milano Cristina Di Censo per le imputazioni di concussione e prostituzione minorile in merito al caso Ruby è solo una tappa del lungo tour giudiziario che vede imputato Silvio Berlusconi da qui a pochi mesi. Prima del sei aprile si profilano infatti tre date legate ad altrettanti procedimenti penali, da affrontare uno dietro l’altro. Dopo che il 13 gennaio scorso la Corte costituzionale ha annullato le immunità concesse dalla legge sul legittimo impedimento, i processi dovranno necessariamente ripartire. A decidere quali dovranno andare avanti e quali no, quale sarà lo “stop and go” di questa maratona giudiziaria sarà lo stesso imputato a seconda degli impegni di Governo. Concordemente, però, così ha stabilito la Corte, con i giudici. Si apre presumibilmente un braccio di ferro tra accusa e difesa, fatto anche di manovre dilatorie tese a raggiungere la prescrizione dei processi. Vediamo di ricapitolare le principali pendenze giudiziarie del premier.
Compravendita diritti Tv Mediaset. Il 28 febbraio riprenderà da dove era stato interrotto (il 19 aprile 2010, con il ricorso del Tribunale di Milano alla Consulta sul legittimo impedimento) il processo di primo grado sui presunti fondi neri di Mediaset sulla compravendita dei diritti tv e cinematografici. Al centro di questo dibattimento - che vede imputati fra gli altri l'ormai noto avvocato britannico David Mills e alcuni manager del Biscione - ci sono le indagini sulla compravendita di diritti cinematografici e televisivi di società Usa per 470 milioni di euro, che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off-shore, dal 1994. La procura di Milano ipotizza che delle major americane abbiano venduto i diritti alle due società off- shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare una provvista di fondi neri a disposizione di Berlusconi. Sia Mediaset sia tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse. Ci sono ancora testimoni da sentire.
Mediatrade. Il 5 marzo inizierà al Palazzo di Giustizia di Milano l'udienza preliminare sul cosiddetto caso Mediatrade, controllata da Mediaset al 100 per cento, ultimo stralcio del filone principale sui diritti Tv in cui Berlusconi è imputato di frode fiscale e appropriazione indebita. Il procedimento per tutti gli imputati, tra cui figurano oltre ad altre nove persone il figlio del premier, Pier Silvio, e il presidente di Mediaset Confalonieri, accusati di frode fiscale, era stato sospeso nel giugno scorso in attesa del pronunciamento della Consulta sul legittimo impedimento. La procura sostiene che Berlusconi sia stato il socio occulto dell’uomo d’affari di origine egiziana Frank Agrama allo scopo di sottrarre denaro a Fininvest e poi a Mediaset per occultarlo all'estero ai danni di azionisti, del fisco Usa e dell’erario italiano. L'accusa ipotizza che Agrama acquistasse i diritti dalle major americane, li rivendesse a Fininvest e poi a Mediaset a prezzi gonfiati, e infine versasse gran parte del surplus della vendita in conti esteri nella disponibilità dei manager Mediaset. Le società e tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse.
Mediatrade, stralcio a Roma. Berlusconi, il figlio Pier Silvio e alcuni manager del gruppo Fininvest sono infine indagati in uno stralcio del procedimento Mediatrade, finito a Roma per competenza territoriale, e ancora in fase di indagini preliminari.Il reato ipotizzato è frode fiscale in relazione ai bilanci di Rti (società che appartiene a Mediaset), con sede legale a Roma, relativi agli anni 2003 - 2004.
Mills. L'11 marzo sarà la volta del processo in cui il Cavaliere è imputato di corruzione in atti giudiziari del legale inglese David Mills. Non si sa ancora se il processo dovrebbe ripartire da zero. E non si sa se verrà celebrata l’udienza perché quel giorno si svolge un consiglio d’Europa straordinario sull’economia e presumibilmente il Cavaliere chiederà di rinviare l’udienza. Si tratta del processo "gemello" già celebrato nei confronti dell'avvocato Mills, presunto corrotto. In Tribunale prima e in Corte d'Appello poi Mills è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione con l'accusa di aver ricevuto 600.000 dollari da Berlusconi in cambio della sua testimonianza reticente in due processi in cui era imputato il premier.
Caso Ruby. Il processo inizierà il prossimo 6 aprile, e si aggiunge ai procedimenti a carico di Berlusconi. Riguarda l’accusa di concussione (la celeberrima telefonata in questura in cui il premier chiede di affidare la minorenne alla Minetti per evitare un caso diplomatico, trattandosi della “nipote di Mubarak”) e di prostituzione minorile, essendo Ruby all’epoca dei fatti minorenne.
Francesco Anfossi