Lega, smarrita la volontà della base

Il malumore cresce vistosamente nel Carroccio. Le notizie su festini e minorenni non sono fatte per trovare consensi tra i leghisti, abituati più a lavorare che a folleggiare.

21/02/2011
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il leader della Lega Umberto Bossi.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e il leader della Lega Umberto Bossi.

Lettere ai giornali: “Fino a quando, Bossi? Fino a quando (e quanto) la Lega sarà disposta a ingoiare leggi che non le piacciono?”. Telefonate di profondo scontento a Radio Padania: ma allora, che ne è del federalismo? Incidenti diplomatici, che equivalgono a segnali politici: Lucia Annunziata si presenta appunto alla radio leghista, per una trasmissione da mandare in onda su Rai 3 concordata già da tre giorni, e all’ultimo momento le dicono di no. Spiacenti, non se ne fa nulla. Sostiene la Annunziata che anche l’ufficio stampa di Bossi era d’accordo, anzi entusiasta? Sarà; lei comunque se ne torni a casa.

Conclusione della giornalista: “Questa è censura”. Innegabile: comunque, al di là dell’episodio, cerchiamo di capire. Il direttore di Radio Padania, anzi Padania “libera”, si prende lodevolmente tutte le responsabilità. Ha deciso lui, Matteo Salvini; non ci sono ordini dall’alto. Può darsi che sia effettivamente così. Questo Salvini è giovane e rampante, lo indicano addirittura come prossimo vicesindaco di Milano. Come uomo di comunicazione, ha certamente il polso degli aficionados. Egli stesso infatti spiega la sua scelta: “Il momento è delicato, non era opportuna in questi giorni una diretta su una rete nazionale”. Viva la sincerità. Ma se si usano parole come “non opportuna”, le deduzioni politiche sono pesanti.

La Lega nasce in Veneto, poi Bossi si inventa la Padania: ma qui e là sono leadership che convogliano un movimento già vitale e diffuso. Quando Bossi parla, o straparla, di milioni di fucili a disposizione, o altre minacciose amenità, in parte fa del colore. Ma in parte maggiore si rivolge al suo popolo, per lui più sovrano di quello che elegge il Parlamento nazionale. E’ la volontà del popolo che va applicata, i capi leghisti ne sono in sostanza i mandatari. Ora è proprio questa volontà che non riesce a trovare sbocchi.

Una causa è di sicuro il “momento delicato” di cui parla Salvini, e Bossi in persona è il primo a dirlo. Su questo concetto il vertice leghista è riuscito finora ad arginare la base: ma il malumore vistosamente cresce ed è condiviso, in alto, da esponenti non proprio secondari. La comune sensazione è che il protrarsi e dilatarsi delle procedure contro Berlusconi possa far rinviare il federalismo alle calende greche. Le altre leggi, clamorosamente annunciate a Roma, non entusiasmano la Lega. Inoltre le notizie su festini e minorenni non sono fatte per trovare consensi in strati sociali, come quelli leghisti, abituati assai più a lavorare che a folleggiare.

Quando insomma Radio Padania blocca una diretta della Rai, è per impedire che troppa gente ponga sotto giudizio Berlusconi e lo stesso Bossi. Spaccatura politica in vista, Lega dilaniata al proprio interno? Forse no. Ma certo un momentaccio, altro che “delicato”. Il direttore Salvini accetta da oggi le telefonate in diretta. Ma solo sulla radio sua, controllabile. La Tv nazionale resta “non opportuna”. Anzi, va censurata.

Giorgio Vecchiato
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Postato da m_marangiolo il 23/02/2011 12:50

Vivo in un paese ricco del sud. Il federalismo passa anche attraverso la solidarietà! Per il resto, condivido in toto il pensiero di dino avanzi: "Costruire uno stato federale è cosa complicata e non deve essere oggetto di scambio con gli interessi di Berlusconi; ci vorrebbe una più ampia condivisione sociale e politica."

Postato da santrev il 22/02/2011 23:33

Ho assistito alla prima riunione della LIGA VENETA a Treviso nei primi anni '70. Quello di oggi é un partito a circolo chiuso dove entrano solo i fedelissimi e che parla solo attraverso slogans. L'importante é mantenere vivo il gruppo. Qui in Veneto la Lega finanzia solo le amministrazioni a guida leghista, vedi il mancato finanziamento a La Fenice di Venezia con la motivazione che non ci sono i soldi. E allora perché la Lega ha votato a favore di finanziamenti come quello del ponte di Messina o per Roma capitale, che sono una voragine a perdere, dopo che in campagna elettorale ci aveva detto che avrebbe fatto prima di tutto gli interessi nostri? Quali interessi realmente sta salvaguardando la Lega? Vorrei che qualche leghista me lo spiegasse. E per favore che non mi venga a raccontare che tutto questo serve per portare a casa il federalismo, perché oramai non ci crede piú nessuno!

Postato da METAFISICO il 22/02/2011 23:27

In democrazia, se un partito non detiene la maggioranza assoluta, o si accontenta di fare il "grillo parlante" oppure, se vuole in qualche modo conseguire degli obiettivi (programmi, approvazione di leggi, ecc.) deve stabilire delle alleanze con altri partiti. E, allora, con chi dovrebbe allearsi la Lega, dopo essersi sganciata dal PDL? Con Bersani, D'Alema, Vendola e Rosy Bindi? Con Fini e Bocchino? Oppure con questi tutti, nell'ammucchiata anti-Berlusconi? Immaginate quanti voti prenderebbe alle prossime elezioni!

Postato da Renatomariani il 22/02/2011 13:16

Sono perfettamente d'accordo con Vecchiato. Per dare un esempio: ho recentemente scritto alla Lega, attraverso il suo sito, una nota estremamente pacata, ma molto chiara, sul comportamento (donne allegre, diciamo) di Berlusconi e della carenza di almeno UN parlamentare (leghista o di CL anche...) che osasse almeno alzare il dito. Alla data non ho ricevuto alcuna risposta: presumo che la mia nota sia stata cestinata. Per fortuna che la Lega, che per certi aspetti non mi dispiace, dovrebbe essere al servizio del popolo.

Postato da 53franco il 22/02/2011 11:08

Ne devono ingoiare di bocconi amari gli elettori della lega che vede il federalismo compromesso dalle "patologie" del premier. Siamo al ridicolo che la grande riforma del federalismo è stata condizionata da una minorenne extracomunitaria senza documenti (e lo dico con rispetto verso gli extracomunitari). Siamo al ridicolo che devono sostenere un premier che fa il baciamano (documentato) al dittatore libico, col quale tutti per realpolitik hanno trattato ma nessuno ne ha sponsorizzato le pagliacciate come Berlusconi. Siamo al ridicolo che dopo aver esibito il cappio contro Craxi (spettacolo comunque indegno al di là della condanna di tangentopoli), ora sostengono le cricche romane e fanno leggi ad personam. E' scuramente vero che i leghisti generalmente sono di stomaco forte......ma c'è un limite a tutte le contraddizioni... per chi è in buonafede.

Postato da ugolucio il 22/02/2011 00:03

In questo frangente la Lega sta dilagando anche in Toscana, perciò reputo che solo il Sindaco di Firenze, il grande Matteo Renzi può salvarci. Questo bischero ha ripulito la città dai rom, sta con la gente comune e ascolta le sue richieste, non la solita solfa politica arida e teorica. Penso proprio che sia la persona giusta, non certo l'onesta Bindi contro la quale il Berluska vince a piene mani.

Postato da M.Gianni il 21/02/2011 21:52

Condivido al 100% il post di dino avanzi.

Postato da maximo56 il 21/02/2011 20:09

Abito in Sicilia (lo stesso comune del famoso, tristemente, on.Scilipoti...mi vergogno per lui, ma non posso farci niente) molti siciliani non vedono di buon occhio la Lega, io invece confesso di aver sempre avuto una sorta di simpatia perchè ho la convinzione che soprattutto la base sia formata da gente che lavora duramente e onestamente e come me è contraria a tutte quelle forme di assistenzialismo ai limiti della legalità che purtroppo, spesso, imperversano al Sud. Sono però quasi sbigottito dal comportamento remissivo dei Leghisti nei confronti di Berlusconi che, non dimentichiamolo, sta governando malissimo, anzi non governa per niente e pensa sempre e solo a farsi fabbricare Leggi che possano garantirgli l'assoluta impunità. Mi sembra vergognoso, vorrei sapere il pensiero dei veri Leghisti, non di quegli onorevoli che dimostrano solo di pensare al potere e alla loro ricchezza con le indennità da favola che percepiscono.

Postato da RT57 il 21/02/2011 20:03

La lega ha già avvelenato la politica italiana con richieste assurde e fuori dal tempo. Ha conquistato consenso facendo leva sulle paure degli italiani, con il suo agire ha creato intolleranza ed egoismo smisurato. Per cercare di non perder la faccia pur di arrivare a un piccolo risultato da dare in pasto alla propria base sta difendendo l'indifendibile di Berlusconi. Speriamo che la base sia severa nel giudicare l'operato dei suoi leader. Magari si accorge che il nepotismo del "trota" non porta da nessuna parte in termini di credibilità. Io che sono veneto mi vergogno di questa gente che fino all'altro ieri ha votato DC, e da anni si lamenta di non essere mai stata ascoltata. Sputare sul piatto dove si è mangiato è uno dei peggiori atteggiamenti per chi ha memoria storica.

Postato da dino avanzi il 21/02/2011 17:54

Ho da tempo l'impressione che la Lega abbia sostituito la Dc, in quanto a occupazione di centri di potere sul territorio: Banche, Fondazioni, Municipalizzate, ecc. Ha di fatto i peggior difetti della DC, senza averne i pregi. Costruire uno stato federale è cosa complicata e non deve essere oggetto di scambio con gli interessi di Berlusconi; ci vorrebbe una più ampia condivisione sociale e politica.
Dino 51

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