Boccassini: 'ndrangheta trasversale

Le direzioni distrettuali antimafia di Milano e Reggio Calabria illustrano i punti chiave dell'indagine che ha portato in carcere la "zona grigia" sospettata di favorire la 'ndrangheta.

Cosche alla milanese

01/12/2011
L'elezione di un capo della 'ndrangheta filmata in Lombardia.
L'elezione di un capo della 'ndrangheta filmata in Lombardia.

    Un uomo di calibrata prudenza come Mario Draghi, all'epoca ancora governatore della Banca d'Italia, denunciava a marzo: "In Lombardia l'infiltrazione delle cosche avanza, come ha recentemente avvertito la Direzione nazionale antimafia". In realtà, le cosche in Lombardia appartengono quasi per intero alla 'ndrangheta calabrese.

    Lo conferma il sociologo Nando dalla Chiesa, docente di sociologia della criminalità organizzata all'Università degli Studi di Milano: "La forza iniziale di Cosa nostra è stata soppiantata dalla 'ndrangheta. Come si fa a dire quanto sia estesa la sua infiltrazione a Milano e in Lombardia? Credo che la sintesi più efficace l'abbia fatta la Procura nazionale antimafia, quando ha detto che ha il monopolio nel ciclo del cemento: questo già dà la misura della sua forza, dell'ampiezza degli interessi collegati e anche delle conseguenze".

    "In parte contesto anche il termine 'infiltrazione', perché per certe province e in certi settori si tratta di colonizzazione", continua dalla Chiesa. "I più esposti sono smaltimento dei rifiuti, ristorazione, divertimento. La pressione è anche sulla grande distribuzione, specie sui centri commerciali, sui lavori pubblici e, per quello che si può capire, anche sulla sanità".

    In questi casi ci si interroga sull'estensione di una "zona grigia" che, in molti ambiti, rappresenta il ventre molle per gli arieti della criminalità organizzata. "E' ampia, ed è fatta in realtà di molte sfumature", risponde dalla Chiesa, che presiede il Comitato di esperti antimafia nominato a Milano dal sindaco Giuliano Pisapia. "La zona grigia è composta da tante persone, o che prendono parcelle più alte facendo finta di non sapere da chi le prendono, o da imprenditori che danno subappalti per avere costi più bassi e fingono di non sapere a chi li danno, o da amministratori che vanno alle cene elettorali e fingono di ignorare con chi le fanno e chi gli porta voti".

Rosanna Biffi

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