29/05/2013
Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, è dubbioso sull’innocuità della sigaretta elettronica. «Credo», afferma, «che ancora non si possa dire se la sigaretta elettronica sia priva di controindicazioni. Innanzitutto, molte di queste nuove sigarette contengono nicotina e dunque, anche solo aspirando, la nicotina viene assunta».
– Tuttavia, molti fumatori dicono di aver diminuito o addirittura smesso con le bionde...
«Sì, ma resta anche la gestualità che fa sì che la voglia di fumare ritorni presto con una certa forza.
E poi, c’è un terzo elemento da sottolineare».
– E cioè?
«Le sigarette elettroniche sono di tanti tipi e marche diverse e contengono degli oli o dei sapori che ancora non sono stati chiariti totalmente. Tanto per capirci, se al posto della sigaretta metto in bocca una caramella alla menta ed evito di fumare, è un conto. Se, però, con la sigaretta elettronica, sto tutto il giorno o quasi ad aspirare qualcosa che mi dà un sapore di menta, be’, allora ho dei dubbi su quanto
possa essere davvero innocua. E laddove le nuove sigarette contengano anche una parte minima
di nicotina, questa viene assorbita dal nostro corpo e dunque l’assuefazione resta».
– Quanto dovremo aspettare per avere dalla scienza una risposta definitiva in merito?
«È difficile dirlo proprio perché i marchi sono tanti e ognuno presenta caratteristiche diverse. Ma io credo che il vero confronto vada fatto non sulla sigaretta classica, quanto su quei prodotti che tentano di diminuire o far smettere di fumare, come certi cerotti, per esempio».
– Nel frattempo, le multinazionali del tabacco stanno studiando la possibilità di immettere sul mercato sigarette elettroniche di marca. Così potremo trovare Marlboro o Camel elettroniche...
«Be’, visto che queste grandi aziende con il tabacco guadagnano parecchio, spero che investano anche in ricerca. Ma, in ogni caso, l’unica maniera di smettere di fumare è quella di darsi tanta forza di volontà
per farlo davvero, o affidarsi ai centri d’aiuto per tabagisti. Non vedo altre vie, per ora».
Manuel Gandin