29/05/2013
Carlo Cipolla, direttore divisione cardiologia Istituto europeo oncologico
Nel tabagismo coesistono due tipi di dipendenza: il primo legato alla nicotina, droga ad alto potenziale di dipendenza (10 volte l’eroina); il secondo “psicologico gestuale”, che coinvolge a sua volta meccanismi neurologici.
Sussistono controversie scientifiche sui metodi per smettere di fumare e non ci sono dati sull’efficacia delle sigarette elettroniche nei protocolli antifumo.
Lo studio promosso dal nostro Istituto, che coinvolge anche l’ospedale San Raffaele e il Centro cardiologico Monzino di Milano, si prefigge di testare l’utilità dell’impiego della sigaretta elettronica in pazienti affetti da tumore o infarto miocardico recente, fumatori di almeno 10 sigarette al giorno da almeno 10 anni. Pazienti più esposti al rischio di crisi di astinenza perché privati improvvisamente della possibilità di fumare.
Lo studio è previsto su circa 130 pazienti; a oggi ne sono stati reclutati 65, nessuno dei quali ha interrotto lo studio per effetti collaterali. Non sarà possibile avere e dichiarare i risultati fino al termine dello studio. Possiamo solo dire che nei pazienti c’è un forte interesse per uno strumento in grado di aiutarli
a superare i primi momenti di “astinenza” in situazioni già così delicate.
Il tentativo di validazione definitiva dell’efficacia della sigaretta elettronica nei protocolli di disassuefazione dal fumo deriva dal fatto che è dimostrato il suo effetto anti craving (il desiderio compulsivo).
Da sola e/o in combinazione con il supporto psicologico e l’uso di farmaci. Sono stati lanciati allarmi riguardo alle sigarette elettroniche per la presenza di nicotina e di sostanze potenzialmente cancerogene nel liquido di sospensione aromatica dei filtri.
La presenza di nicotina è pericolosa nelle concentrazioni ignote ed elevate che possono essere emesse con i nuovi bollitori ricaricabili nei negozi, che vendono miscele incontrollate e potenzialmente tossiche di liquidi.
La sigaretta elettronica con nicotina è assolutamente controindicata all’uso da parte dei giovani e di chi soffre di patologie cardiovascolari. Il mercato si orienta oggi su prodotti senza nicotina, per seguire la legislazione che anche in Italia ne vieta la vendita. Purtroppo, specie sul Web, è ancora possibile trovare in vendita tipi di sigaretta elettronica non a norma.
Carlo Cipolla