21/08/2012
«Sono
stati fatti negli ultimi tre anni alcuni passi in avanti in Europa
sulle misure e gli strumenti di contrasto alla tratta e allo
sfruttamento, e la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
del febbraio scorso che ha condannato l’Italia per aver respinto in
mare migranti provenienti dalla Libia nel 2009 senza identificazione
e accertamento dei loro diritti di asilo e protezione, molti dei
quali potenziali vittime di tratta e sfruttamento quindi nuovamente
esposti a tale rischio, va sicuramente nella giusta direzione,»
continua Bellini.
«In
Italia è stata finalmente messa a punto nel gennaio scorso da parte
del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali la prima bozza di
un Piano Nazionale Anti-Tratta. È assolutamente necessario che il
piano venga attivato entro il 2012, come annunciato, e che si avii
l’osservatorio nazionale, come è importante che l’identificazione
dei minori vittime di tratta comprenda non solo lo sfruttamento
sessuale ma tutte le forme possibili di sfruttamento. È inoltre
indispensabile prevedere un sistema nazionale e transnazionale per la
presa in carico e l’assistenza di tutte le vittime di tratta e
sfruttamento, ma si dovrebbe anche, a livello preventivo, far fronte
al costante flusso in entrata di minori migranti non accompagnati con
un sistema di accoglienza nazionale strutturato e diffuso sul
territorio, in grado di garantire accoglienza e protezione adeguate
che possano evitare l’esposizione dei minori al loro adescamento.».
La
versione integrale di “I piccoli schiavi invisibili 2012” è
scaricabile dalla pagina:
www.savethechildren.it/informati/pubblicazioni
Francesco Rosati