20/05/2013
Già 2 milioni di euro di finanziamenti. E il volume di erogazioni cresce di giorno in giorno. Privati, famiglie, micro e piccole imprese che, dopo essere stati duramente colpiti dal terremoto in Emilia un anno fa, hanno avuto l'occasione di rialzarsi in piedi e di rimettersi in gioco. La lenta ma costante rinascita di un intero territorio.
Nell'arco di 10 giorni, dal 20 maggio al 3 giugno 2012, le scosse di terremoto si ripetevano e la terra ondeggiava come fosse mare in burrasca: i flutti del terremoto lesionavano case e facevano crollare chiese, inghiottivano edifici e capannoni industriali, mettevano in ginocchio uno dei centri pulsanti della nostra economia.
Tanti cittadini emiliani, a distanza di un anno, non attendevano altro che qualcuno desse loro fiducia. Vittime di una duplice catastrofe, l'evento naturale e la crisi economica che li aveva già fortemente provati, in molti non si erano dati per vinti e, raccolti i cocci, avevano bussato alla porta di banche e istituti di credito in cerca di quel po' di ossigeno che permettesse loro di restare a galla durante l'emergenza. Nella stragrande maggioranza dei casi si erano visti opporre un netto rifiuto.
Da sinistra: il patron della Diesel Renzo Rosso e Marco Santori, presidente di Etimos Foundation
Forte di un analogo, riuscito progetto di microcredito – tuttora in corso – a L'Aquila e in Abruzzo, è intervenuta quindi Etimos Foundation Onlus, che ha rilanciato anche per l'Emilia lo strumento microcreditizio attraverso il suo braccio operativo MxIT - Microcredito per l'Italia, grazie ai 5 milioni di euro messi a disposizione dall'imprenditore Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel.
"Sono stato profondamente toccato dall'immediata volontà di rimettersi al lavoro dell'Emilia post-terremoto", ha dichiarato Rosso.
"Ho scelto di aiutare le popolazioni stimolando la co-responsabilità in maniera sostenibile, quindi non in un'ottica assistenziale ma attraverso uno strumento finanziario che valorizza la progettualità e le capacità delle persone".
Con i 5 milioni di euro arrivati da Renzo Rosso si è costituito un fondo di garanzia denominato significativamente "Only the Brave", che permette di accedere ai finanziamenti, anche in assenza di garanzie personali o patrimoniali, presso le banche e gli istituti di credito locali che hanno aderito al progetto. Ciò permettere di accedere al credito agevolato anche a soggetti che sino a ora erano stati vittima dell'esclusione finanziaria.
Il coinvolgimento degli agenti economici del territorio, come già nell'esperienza abruzzese, si è rivelata fondamentale anche in Emilia. Alla chiamata di Etimos Foundation e di MxIT - Microcredito per l'Italia, questa volta hanno risposto positivamente Bper, Banca popolare di Ravenna, Unipol, Banca Centroemilia, Banca Reggiana, BCC Cavola e Sassuolo e BCC Castenaso.
Queste erogano concretamente i finanziamenti utilizzando propri fondi, applicando condizioni uniformi e agevolate e arrivando a moltiplicare fino a 15 milioni di euro le somme disponibili. È lo stesso modello operativo che Etimos Foundation ha sperimentato in Abruzzo con risultati più che soddisfacenti: quasi 600 beneficiari e oltre 14 milioni 270 mila euro finanziati.
Famiglie e privati, cooperative, associazioni e imprese sociali hanno così ricevuto una mano che permettesse loro di rialzarsi sulle proprie gambe, per essere di nuovo arbitri del proprio destino. Dei circa ottanta finanziamenti concessi a oggi, più della metà sono andati a micro e piccole imprese: in particolar modo, consistente la percentuale di donne (oltre il 30 per cento), start up e forme di autoimpiego (oltre il 25%) e giovani under 35 (oltre il 20%).
"Il terremoto ha cambiato alcune persone in meglio" dice Lucia, volontaria dello sportello MxIT a Mirandola. "Le ha spinte a mettersi in gioco con nuove idee. "La parte più entusiasmante del progetto è avere a che fare con i giovani. Vengono da noi chiedendo non solo un supporto finanziario, ma anche tecnico, commerciale e organizzativo. Non vogliono arrendersi, sono in cerca di qualcuno che dia ascolto alle loro idee".
Francesco Rosati