In Emilia si ricomincia con il microcredito

Sisma in Emilia, un anno dopo. Da Etimos Foundation e dal patron Diesel Renzo Rosso è nato un valido progetto di microcredito. Per coltivare la speranza

Padroni del proprio destino

20/05/2013

Manuela Malavasi è una delle due socie proprietarie di Esagono, a Mirandola in provincia di Modena, un'azienda con 20 anni di esperienza nella confezione di costumi da bagno e abbigliamento intimo per conto terzi. Otto dipendenti interne e due esterne.

Dopo 5 anni di crisi economica, il terremoto: il capannone lesionato, l'attività bloccata per 5 mesi e poi il lento ritorno all'attività. Ma tra calo degli ordini e perdita di fatturato, tra ingenti spese per il trasloco e la riparazione dei danni, l'azienda si trovava in grave crisi di liquidità. A rischio gli stipendi dei dipendenti e il pagamento dei fornitori.

"Il nostro problema principale era la paura di non riuscire a far ripartire l'azienda: non tanto per noi socie quanto per le dipendenti, nei cui confronti sentivamo una grande responsabilità", afferma Manuela. Grazie ai 30 mila euro, rimborsabili in 5 anni, chiesti e ottenuti da MxIT - Microcredito per l'Italia, l'azienda è riuscita a far fronte alle più urgenti impellenze, pagando gli stipendi e saldando i fornitori. Una boccata d'ossigeno quanto mai provvidenziale, che ha restituito un po' di ottimismo verso il futuro.

In una situazione drammaticamente simile si è ritrovato Giuseppe Palladino, proprietario del ristorante La Baracchina a San Prospero vicino Modena. Un locale di cucina tradizionale, con una clientela affezionata che d'estate si accomodova nella struttura esterna in giardino. Dopo il terremoto, tutto da rifare.

E tante porte chiuse in faccia. Fino a quando Giuseppe non incontra MxIT. All'inizio richiede un finanziamento leggermente superiore alle sue necessità, per mettere da parte un fondo per le emergenze.

"Ma poi ho capito che chiedendo soldi in più rispetto alle esigenze di ricostruzione, li avrei tolti a qualcun altro che era nella mia stessa situazione. Quindi ho richiesto e ottenuto 40 mila euro e ne sono molto felice".

Il sostegno ricevuto, spesso, non è solo di natura economica. Restituisce anche autostima e speranza per il futuro. Nel caso di Giorgio Golinelli, titolare di un centro benessere a Concordia in Provincia di Modena, il finanziamento ottenuto grazie a MxIT gli ha permesso di non chiudere l'attività, restituendo a rate mensili di 200 euro i 15 mila euro finanziatigli.

Inoltre, Giorgio si è sentito investito della fiducia altrui. "Aver ricevuto aiuto sotto forma di credito e non a fondo perduto, mi responsabilizza: farò di tutto per restituire quanto mi è stato prestato".

In molti casi lo strumento del microcredito si è rivelato il più indicato per coltivare anche le ambizioni lavorative di chi, con il terremoto, non aveva perso nulla perché nulla aveva. "E se qui non hai nulla, non ti danno nulla", afferma Giovanni Patierno di Limidi di Soliera (Mo).

Da sempre Giovanni sperava di poter aprire un negozio di articoli per la pesca, la sua grande passione. Ma nessuna banca era disposta a rischiare su di lui, perché non aveva beni o proprietà che gli facessero da garanzia. Con MXIT il suo sogno si è trasformato in realtà.

"In poche settimane mi è stato erogato un finanziamento di 20 mila euro, da restituire in 5 anni con una rata mensile da 300 euro", ricorda Giovanni. "Il microcredito è riuscito a capire la difficoltà che un giovane della mia età si trova a superare per avviare un'attività, restituendomi la fiducia in me stesso e nelle persone che mi stavano aiutando. Oggi lavoro sei giorni su sette, apro il negozio anche la domenica mattina. E mi sento padrone del mio destino".

Per maggiori informazioni consultare il sito: http://etimosfoundation.org

Francesco Rosati
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