Perugia-Assisi, tutti i volti della pace

Il 25 settembre 2011 si marcerà ancora una volta, come fece Aldo Capitini nel 1961. Tante le iniziative che la Tavola della Pace sta realizzando in vista dell'appuntamento dei 50 anni.

La lunga marcia verso la Perugia-Assisi

08/05/2011
Il manifesto del primo dei "Forum dei Valori", dedicato alla pace.
Il manifesto del primo dei "Forum dei Valori", dedicato alla pace.

È davvero una lunga marcia quella che anticipa e prepara la Marcia per la pace Perugia-Assisi. Un cammino di avvicinamento fatto di “Sei Forum per sette valori”, come recita l’iniziativa. Sei appuntamenti che si svolgono nel corso del mese di maggio a conclusione di un anno scolastico in cui 42.000 studenti di 260 scuole di tutta Italia si sono impegnati a riscoprire il significato autentico di alcuni dei principali valori che sono al centro della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei diritti umani.

Sono i valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza. «Un grande progetto contro la grave crisi culturale che sta soffocando il nostro paese e per costruire una nuova cultura», commenta Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, che ha organizzato i Forum insieme al Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani e alle amministrazioni che ospitano gli eventi.

Sei meeting per sette valori, quindi. Il primo dedicato alla pace si è svolto a Matera il 4 e 5 maggio. Ecco gli appuntamenti successivi:  il Forum della libertà, a Riccione, il 10 e 11 maggio; il Forum dei diritti umani, a Senigallia, l’11 e 12; il Forum della speranza, a Padova, il 13 e 14; il Forum della nonviolenza, a Trento, il 18 maggio; infine il Forum di pace, giustizia e responsabilità, a Bari, il 19-20 maggio.

Questi appuntamenti sono il momento finale e culminante del lavoro svolto durante i mesi scorsi: attorno a ognuna di queste parole-chiave sono nati 471 laboratori che hanno impegnato studenti e insegnanti a smontare e ricostruire il significato di termini che spesso sono stati svuotati di senso. Ai sei forum tematici è prevista la partecipazione complessiva di 8.000 ragazzi e docenti, con l’ambizioso compito di contribuire a scrivere “Il grande libro dei valori”. Un’opera virtuale e collettiva, a disposizione di tutti perché consultabile su Internet a partire dal 1 settembre 2011.

«Vuole essere una grande raccolta di idee, riflessioni e proposte utili a costruire un’Italia e un mondo migliore», aggiunge Lotti. Ma non solo. I Forum dei valori, insieme a tante altre iniziative di questi mesi, sono anche una tappa per progettare insieme la prossima Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli del 25 settembre 2011. Un’edizione importante: è il cinquantesimo anniversario dell’iniziativa del popolo della pace, e intende contribuire alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dell’Anno internazionale dei Giovani e dell’Anno europeo del Volontariato.

Luciano Scalettari
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Postato da Teresi Giovanni il 08/05/2011 21:36

Per avviare la vera Pace nel mondo, perché non prendere ad esempio San Francesco? Al tempo di Francesco d’Assisi non si deve dimenticare che la tensione con il mondo musulmano era forte almeno come oggi, se non di più. La crociata era tesa allo sterminio più che alla difesa. Il Vangelo ispirò a Francesco un’altra strada, più forte della forza della spada. Non fu capito. Ma Francesco non si fermò. E non è che la nuova via gli impedisse la missione di comunicare il Vangelo, tutt’altro. Francesco non scelse la politica ma non si estraniò dalla città. Anzi, entrò nelle pieghe più tragiche della vita umana per curarle ricomponendo liti e contrasti. In una società ruvida e bellicosa nei rapporti sociali, egli insegnò il valore della “cortesia” nel rapportarsi con tutti e tutto. La sua esperienza fu unica nella sua capacità di incontrare e riconciliare persone diverse tra loro. L’essere penitenti, tipica modalità del medioevo di vivere il Vangelo, ha assunto in lui una forza spirituale del tutto originale. Mentre essere cristiani significava ripudiare il mondo mediante il disprezzo di sé, per Francesco invece significò essere misericordioso con tutti. Il Vangelo vissuto alla lettera gli aveva cambiato il gusto della vita. Ebbene, Francesco ha avuto un gusto nuovo, pieno di dolcezza e di tenerezza, di forza e di passione, nell’incontrare gli uomini e il creato. Questo nuovo gusto è la pace. Giovanni Teresi

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