07/07/2012
Si stima che nel 2009, in Asia, siano quasi 5 milioni
le persone con l’Hiv, con 360 mila nuove infezioni nell’ultimo
anno. In un continente tanto vasto, com’è ovvio, esistono profonde differenze
tra Stato e Stato, addirittura, tra regione e regione all’interno dello stesso
Paese. Le cause principali della diffusione della malattia sono il riutilizzo
di siringhe per iniettarsi droga e il “mercato del sesso”.
A fornire questi
dati è l’
Unaids, il Programma delle Nazioni unite per l’Aids/Hiv, a cui vale la
pena aggiungerne altri per inquadrare un fenomeno di fronte al quale, pur
parlandosene sempre meno, bisogna costantemente tenere alto il livello di
guardia e, soprattutto, di impegno nella prevenzione.
Veniamo ai numeri:
sono ancora migliaia i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni che in Asia sono stati infettati nel
2009, con una diminuzione sensibile, ma non ancora sufficiente del 15% rispetto
ai casi registrati nel 2004. E ancora, in
India, Nepal e Thailandia l’incidenza
dei nuovi casi di Hiv è crollata del 25%, mentre, è aumentata della medesima
percentuale in Banghladesh e nelle Filippine. In Cina, il 53% delle persone
colpite da Hiv sono concentrate in 5 delle 22 Province del Paese. In Asia,
circa il 16% di coloro che si iniettano droghe vive con l’Hiv, ma in Thailandia
la percentuale tocca punta del 50% e in Vietnam del 58%.
Alberto Picci