24
nov

Sandra e una famiglia che sprofonda nel buio

SANDRA, 41 anni, e il marito, entrambi guardie giurate, hanno due figli in tenera età. Dallo scorso anno la famiglia vive una situazione drammatica. L’uomo ha iniziato a presentare sintomi di una sindrome ansioso-depressiva. La malattia lo ha costretto a lunghi periodi di assenza dal lavoro fino a doversi concludere con il licenziamento. Adesso è in cura presso il Centro Psico Sociale territoriale e manifesta comportamenti maniacali da cui si teme non sia più in grado di liberarsi. Nel contempo la moglie ha ereditato dal fratello una pesante situazione debitoria di cui lei si era fatta garante. La rivalsa ha ridotto a zero le risorse familiari e ha costretto la donna a chiedere ulteriori prestiti per assicurare terapie mirate al marito, pagare affitto e utenze di casa. Sandra, sprofondata nella più nera disperazione, cerca una mano generosa che l’aiuti a districarsi da questo incubo.

Pubblicato il 24 novembre 2010 - Commenti (0)
18
nov

Rendiconto semestrale: dal n. 1 al n. 26 2010

Cari lettori, il presente rendiconto, che comprende i “Casi della settimana” pubblicati nel primo semestre del 2010, si apre con un sentito ringraziamento per la vostra generosità che ha rinnovato in tante case il miracolo della speranza. Vorremmo poter trascrivere tutte le lettere e i commossi ringraziamenti ricevuti dalle persone beneficiate ma, per ragioni di spazio siamo costretti a riportarvi solo qualche frase significativa. «A nome mio e di mia moglie desidero esprimere l’immensa gratitudine per il generoso contributo che grazie alla Vostra opera meritoria ci è arrivato. Il contributo è stato quanto mai propizio nella difficile situazione familiare dovuta alla infermità di mia moglie e mia. Noi possiamo solo pregare, ma siamo certi che i lettori di Famiglia Cristiana saranno ripagati degnamente dal Signore per il sollievo che hanno saputo dare a chi era nella sofferenza e nel bisogno» “Lucia” (FC/10).

    Raccomandiamo alle persone bisognose d’aiuto di non chiedere di essere ricevute nella nostra sede ma di scrivere a: Associazione Don G. Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano, possibilmente con una presentazione del parroco. Sarà in ogni caso richiesta una documentazione appropriata perché la domanda possa essere presa in esame. Ricordiamo infine a tutti i lettori che i mezzi più sicuri per far giungere le loro offerte sono: il C/C Postale N.14365209 intestato a: Associazione D. Giuseppe Zilli – Onlus - Caso della settimana; il bonifico bancario c/o Banca Intesa San Paolo Spa (Iban) IT92 V030 6909 4670 2063 0090148 ricordandosi di indicare la causale del versamento; la Carta di Credito entrando nel sito www.famigliacristiana.it e cliccando su Associazione D. Giuseppe Zilli -Onlus, oppure comunicando il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente al n. 02.480.120.40 o con E-Mail all’indirizzo donzilli@stpauls.it indicando la causale.

    Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell’Associazione Don Giuseppe Zilli - Onlus è fiscalmente deducibile ai sensi dell’Art. 13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell’art. 14, capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005, n.35.

N. 1/2010 (senza “caso”)

N. 2/2010 CORINA, 40 anni, separata, con due figli. Ha perso il lavoro e ha dovuto riprendere in casa la figlia sposata, madre di due bambini, per i maltrattamenti da parte del compagno. Vivono in grave stato di disagio psichico ed economico. € 13.500

N. 3/2010 (senza “caso”)


N. 4/2010 NILO, 64 anni, sposato. Ha a carico una figlia separata, affetta da neoplasia all’utero in trattamento chemioterapico. La pensione di invalidità dell’uomo come unica entrata della famiglia. € 9.500

N. 5/2010 CESÁR, 55anni, sposato, con quattro figli tra i 10 e i 16 anni. Dopo interventi per ernia al disco e applicazione di protesi a un ginocchio, è rimasto invalido. In attesa della cittadinanza italiana, si è gravemente indebitato. € 9.600

N. 6/2010 GRETA
, 26 anni, affetta da sclerosi multipla, con una figlia piccola. Il marito per assisterla ha perso lavoro e casa. € 13.500

N. 7/2010 JOSEPH
, 49 anni. La moglie è deceduta dando alla luce il loro quarto figlio, colpito da paralisi cerebrale. Un’altra figlia affetta da rara malattia ereditaria, richiede controlli e cure specifiche a pagamento. € 17.500

N. 8/2010 GUALTIERO, 48 anni, abbandonato dalla moglie con quattro figli, due dei quali inseriti in una comunità di recupero. Per evitare la perdita della casa. € 10.300

N. 9/2010 JOANNA, 35 anni, cresciuta in orfanotrofio polacco. Abbandonata dal marito, arriva in Italia con due figlie malate di epilessia. Subisce nuovo abbandono del padre della sua terza figlia colpita da neoplasia cerebrale. € 12.700

N. 10/2010 LUCIA, 51 anni, pensionata. Colpita da atrofia spinale, ha il marito affetto dalla sclerosi multipla. Entrate del tutto insufficienti per coprire le più elementari necessità quotidiane. € 9.500

N. 11/2010 MILVA, 35 anni, vedova con due figli minori. Debilitata dalla chemioterapia per massa tumorale al cervello, si ritrova indebitata per tutte le utenze di casa. € 14.500

N. 12/2010 LIA, 39 anni, romena. Abbandonata dal marito, con quattro figlie tra i 10 e i 20 anni. Chiede aiuto per la madre, affetta da tumore cerebrale, che necessita di intervento chirurgico possibile solo in Italia. € 10.700

N. 13/2010 FIAMMA, 31 anni, con un figlio di 12 anni. Al settimo mese della seconda gravidanza ha perso improvvisamente il marito e non ha diritto a nessuna reversibilità. Rischia lo sfratto esecutivo. € 15.200

N. 14/2010 BRUNA
, 28 anni, quattro figli minori. Il marito in carcere. Il figlio di 10 anni è affetto da epilessia. La famiglia è senza entrate, sopravvive con l’aiuto che riceve dalla parrocchia. € 10.000

N. 15/2010 GIUSY
, 50 anni, dominicana, con un figlio disabile per ritardo mentale e sordomutismo. Per infarto acuto al miocardio non è più in grado di svolgere la sua professione di assistenza anziani e si è gravemente indebita. € 10.000

N. 16/2010 EMMA, 43 anni, due figli di 4 e 5 anni. Il padre latitante non ha mai corrisposto il dovuto ai figli. Chiede per assicurare le cure specialistiche alla bimba più piccola, affetta da cisti ricorrenti sopra l’occhio destro. € 8.800

N. 17/2010 RENZO
, 49 anni. Con il figlio di 22 anni alterna lavori precari a lunghi periodi di disoccupazione. Moglie soggetta ad attacchi di panico e crisi depressive. La famiglia, sfrattata, è accampata presso i genitori di lui con monoreddito pensionistico. € 12.000

N. 18/2010 GLORIA
, 33 anni,vedova da poco. Tre figli di 2, 4 e 7 anni e in attesa di un quarto. Col marito era riuscita a comperare casa. Ora rischia di perderla, non riuscendo più onorare le rate del mutuo. € 15.500

N. 19/2010 AMANDA, 28 anni. Dopo un trapianto di rene fallito è in dialisi da undici anni. Vive con la madre vedova in casa d’affitto. La pensione d’invalidità della ragazza è l’unica entrata fissa. € 11.600

N. 20/2010 MARINO
, 38 anni, sposato, con un figlio di 6 anni. E’ rimasto senza lavoro. La moglie sofferente per grave forma di artrosi. Il figlio, affetto da ritardo mentale e grave obesità, necessità di controlli e terapie mirate. € 9.000

N. 21/2010 DIANA, 38 anni, sposata, tre figlie minori. Colpita da forti dolori di testa, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione. Per scoprirne la causa e affrontarne le cure, il marito si è gravemente indebitato. € 10.900

N. 22/2010 IVANA
, 36 anni. Separatasi dal marito violento, è ospite temporanea in una casa protetta con le due figlie. La primogenita è disabile, necessita di trattamenti specialistici. € 8.000

N. 23/2010 ADELIO
, vedovo. Pensionato al minimo, ha a suo carico e provvede da solo alla figlia ridotta ad una larva. Per prolungata morosità nell’affitto rischia lo sfratto esecutivo. € 11.000

N. 24/2010 ROMOLO, 55 anni, lavoratore precario. La moglie affetta da broncopatia e ipertiroidimo. Un figlio con tumore alla coscia destra, in trattamento chemioterapico. Unico reddito la pensione di invalidità della moglie. € 9.500

N. 25/2010 MADDALENA
, 49 anni, sposata, due figli. Colpita da adenoma ipofisario, malattia scambiata a lungo per depressione post-partum. Per grave deficit visivo necessita di terapie mirate in un Centro lontano da casa. € 9.000

N. 26/2010 LAVINIA
, 24 anni, sposata e madre di due gemelli. Affetta da morbo di Crohn, deve continuare le cure in un Centro distante da casa. Il marito, ha perso il lavoro e la famiglia è senza reddito. € 8.600

Pubblicato il 18 novembre 2010 - Commenti (0)
17
nov

Ledina e una famiglia difficile sulle spalle

La famiglia di LEDINA, 49 anni, nubile, è composta da cinque persone: due sorelle di 46 e 67 anni e due fratelli di 52 e 59 anni. Tutti i componenti sono variamente colpiti nella salute e non sono in grado di lavorare, eccetto Ledina. La donna è preoccupata per l’aggravarsi delle condizioni di salute della sorella maggiore e del fratello minore affetti da malattia autoimmune. Entrambi, a causa di gravi lesioni ulcerose e infezioni del tessuto cutaneo, necessitano di controlli e medicazioni da parte di personale infermieristico competente, a pagamento. Ledina si ritrova a essere l'unico riferimento per i fratelli bisognosi di assistenza, e il  compito non le permette più di assumersi lavori remunerati fuori casa. La situazione si è fatta insostenibile: con le entrate limitate alle indennità di invalidità dei due fratelli (gli altri non hanno assistenza pensionistica alcuna) non si riesce più a coprire i bisogni primari del vivere, le cure per la salute, l’affitto e le utenze di casa.

Pubblicato il 17 novembre 2010 - Commenti (0)
10
nov

Anna e l'angoscia per la figlia minore

ANNA, 41 anni, separata, ha tre figlie rispettivamente di 17, 20 e 22 anni, le più grandi in cerca di occupazione. Le ragazze hanno soltanto sofferto l'assenza, o sperimentato un rapporto molto conflittuale col padre, che non ha mai provveduto ai loro bisogni. Anna ha tirato avanti la famiglia con estrema dignità, ma sempre nella precarietà e al limite della  sopravvivenza. Adesso si trova in una situazione sovraccarica di problemi; in parte derivanti dalla mancanza di reddito da lavoro fisso, ma soprattutto per le condizioni di salute della figlia minore, affetta da sindrome di Rokitansky (malformazione congenita genitale). Questa grave forma patologica ha talmente debilitato la ragazza da chiuderla a ogni relazione sociale. La figlia necessita di controlli periodici, analisi approfondite e terapie mirate in un Centro ospedaliero specializzato fuori Regione, che purtroppo Anna dispera di riuscire a mantenerle.

Pubblicato il 10 novembre 2010 - Commenti (0)
04
nov

Olivia e un devastante crollo psico-fisico

OLIVIA, 53 anni, separata, con tre figli di 25, 13 e 10 anni. Sebbene affetta da ipotiroidismo autoimmune, macroadenoma ipofisario e diverse altre patologie, la donna ha sempre cercato e svolto svariati lavori per mantenere i figli e mandarli a scuola. Negli ultimi anni, col peggiorare della salute, ha perso ogni possibilità di lavoro. E’ stata riconosciuta invalida al 71%, ma la modesta pensione assegnatale non è nemmeno sufficiente a coprire il costo delle cure necessarie. A tanta precarietà si è aggiunta la preoccupazione per la salute dei figli: il maggiore, colpito da emiparesi, a causa delle lesioni riportate è ancora oggi in terapia e sotto stretto controllo medico. La casa in cui vivono è popolare, ma in questi anni difficili per pagare affitto e utenze di casa Olivia ha accumulato debiti. Ora, malattia e collasso economico stanno conducendo l’intera famiglia verso un devastante crollo psico-fisico.

Pubblicato il 04 novembre 2010 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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