Gli angeli esistono, ecco le prove

Molti lettori hanno chiesto spiegazioni. Il Catechismo della Chiesa cattolica dice che «l’esistenza degli esseri spirituali, che la Sacra Scrittura chiama angeli, è una verità di fede».

Angeli: verità di fede

05/02/2013
Così l'arte ha rappresentato gli angeli. Dipinto di Hans Memling, pittore tedesco del 1400.. Foto Corbis. In copertina: l'angelo porta l'annuncio a Maria, Beato Angelico. Agenzia Corbis.
Così l'arte ha rappresentato gli angeli. Dipinto di Hans Memling, pittore tedesco del 1400.. Foto Corbis. In copertina: l'angelo porta l'annuncio a Maria, Beato Angelico. Agenzia Corbis.

Il Catechismo della Cei per gli adulti afferma esplicitamente che «nella nostra cultura dubbi e negazioni riguardo agli angeli e ai demoni coesistono con il fascino dell’occulto». Perciò «occorre chiarire e chiedersi: ci sono davvero queste presenze nella storia? quale incidenza hanno?». La risposta è netta: «La rivelazione attesta la creazione dei puri spiriti e la loro chiamata alla comunione con Cristo. Creati liberi, possono liberamente accogliere o rifiutare il disegno di Dio». Quelli che hanno accolto il progetto divino «sono gli angeli santi», che «stanno davanti a Dio per servirlo, contemplano la gloria del suo volto e giorno e notte cantano la sua lode» e «accompagnano e aiutano la Chiesa nel suo cammino».

Nel Catechismo della Chiesa cattolica viene con chiarezza spiegato che «l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione» (n. 328). «In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio» (n. 329) e «in quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili» (n. 330).

Precisando i loro compiti, il nuovo Catechismo scrive: «Essi, fin dalla creazione e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio» (n. 332); «Dall’incarnazione all’ascensione, la vita del Verbo incarnato è circondata dall’adorazione e dal servizio degli angeli» (n. 333); «Allo stesso modo tutta la vita della Chiesa beneficia dell’aiuto misterioso e potente degli angeli» (n. 334); «Dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione» (n. 336).

Saverio Gaeta
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Postato da LucianoT il 07/02/2013 20:53

E' molto importante ricordare e ricordarci l'esistenza degli Angeli. La nostra fede non è frutto di un'elaborazione sincretistica stile new-age: gli Angeli esistono a prescindere da noi e dall'idea che possiamo avere di loro, nella preghiera che un pò tutti conosciamo e preghiamo, si afferma che siamo stati affidati all'Angelo custode dall'Amore di Dio. Perché, alla fine , di questo si tratta: di Amore e nulla più (e se questo vi sembra poco!). Invitiamo i nostri amici e conoscenti cristiani come noi, a ritornare alla preghiera dell' "Angelo di Dio": abbiamo tutti bisogno di intermediari, di compagni di viaggio che ci aiutino a capire il Mistero dell'Amore di Dio per ognuno di noi, e chi meglio di un Angelo?

Postato da Andrea Annibale il 05/02/2013 17:04

Mi pare che il compito della teologia sia quello di approfondire le verità della fede. A volte, la teologia “straripa” dai suoi argini. Se ne hanno esempi quando Gesù viene irriso, l’inferno svuotato di anime (forse è vuoto) e quando vengono messe in discussione verità affermate dalla Scrittura. Ora, per meglio intendere i compiti della teologia, dobbiamo rifarci al teologi credenti. Certo, si può ironizzare sui credenti che scambiano le omelette con la omelia come titola simpaticamente Famiglia Cristiana altrove. Ma se parliamo dei teologi non credenti, le risatine potrebbero moltiplicarsi. Infatti, da quando si è diffusa l’analisi esegetico storica della Bibbia da parte di teologi non credenti, è divenuta una professione “smontare” la fede pezzo per pezzo per sostenere, con alcuni psichiatri, che la fede è nient’altro che uno stadio di sottosviluppo psichico, forse persino patologico. Anche Gesù è stato accusato di follia. Personalmente, ritengo che la fede sia il fondamento della teologia sana. Credo ut intelligam. Come sosteneva, mi pare Sant’Anselmo di Aosta/Canterbury, se Dio esiste, dobbiamo sforzarci di scoprire e vedere le cose come Dio le ha create e le vede. Dio vede gli angeli con grande amore e noi dovremmo imitarlo. Dopo aver capito come Dio vede le cose, possiamo veramente usare in modo responsabile la nostra libertà. In conclusione, crediamo per essere liberi, per comprendere e per usare rettamente la ragione. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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