Chi di corvo ferisce...

Per alcuni, "Famiglia Cristiana" non si occupa abbastanza delle vicende del corvo vaticano. Ma i fatti al contrario dicono che...

08/06/2012
Il Papa e un piccolo incidente causato dal vento. In primo piano, a sinistra: Paolo Gabriele, il presunto "corvo" (foto Ansa).
Il Papa e un piccolo incidente causato dal vento. In primo piano, a sinistra: Paolo Gabriele, il presunto "corvo" (foto Ansa).

Com’era prevedibile, arrivano in redazione (via mail, sito, Facebook e anche lettera) le osservazioni di coloro (lettori affezionati ma anche polemisti improvvisati)  che ci ritengono troppo timidi su quello che viene sbrigativamente definito “lo scandalo vaticano”.

Dovremmo essere più aggressivi, cantarle chiare, far volare gli stracci. Rivelare la verità, indicare i colpevoli, smascherare i corvi. E quant’altro. Sarà difficile che possiamo adeguarci a simili richieste. Soprattutto per tre ragioni. La prima è che Famiglia Cristiana, nelle sue diverse declinazioni, sta già scrivendo molto in proposito. Undici articoli (li trovati elencati qui accanto) su Famigliacristiana.it a partire dal 25 maggio, giorno dell’arresto di Paolo Gabriele, il “maggiordomo del Papa”. Articoli che sono stati immediatamente ripubblicati anche attraverso la pagina ufficiale Facebook di Famiglia Cristiana e attraverso Twitter.

Per non parlare delle quattro pagine in due numeri, più gli interventi del direttore don Antonio Sciortino, su Famiglia Cristiana. Non è poco, certo non è indice di disinteresse o reticenza. Chi ci critica, a quanto pare, non li ha notati. E come si può soddisfare la curiosità di un lettore così distratto?

Seconda ragione: non appartiene alla tradizione di Famiglia Cristiana né allo stile della sua redazione il giornalismo del pressappoco, del pubblichiamola oggi e smentiamola domani, dello sparare nel mucchio per colpire comunque qualcosa. Chi ha seguito con attenzione la copertura giornalistica delle recenti vicende vaticane si è accorto di una cosa assai semplice: la vera verità non la sa nessuno. Nessuno, almeno, di quelli che scrivono. Così il cardinale Bertone un giorno è una vittima il giorno dopo un congiurato. Gotti Tedeschi passa da cialtrone ad alfiere della libertà in un attimo. Gabriele ha agito da solo, no ha un sacco di complici, ma figurati, faceva il doppio gioco. Il Papa? Sa tutto. No, lo ingannano da ogni parte.

Certo, il feuilleton è facile da fare e appassiona i lettori. Ma i dati di fatto (per non parlare della verità) sono un’altra cosa. E questa è, per concludere, la nostra terza ragione. Che ci siano problemi in Vaticano è cosa ormai chiara a tutti. Che sia utile (ai lettori, ma anche alla Chiesa) affrontarli sollevando polvere, beh, permetteteci di dubitarne. Noi cerchiamo di stare ai fatti. Non ci interessano i documenti sbianchettati né i corvi anonimi né i memoriali a tutti noti anche se nessuno li ha mai letti. Quando sappiamo qualcosa lo scriviamo. Altrimenti non scriviamo. Punto.

Nel frattempo, però, troviamo modo di occuparci ugualmente della Chiesa. Qualche giorno fa, a Milano, un milione di persone si è stretto intorno a Benedetto XVI. Per raccontarlo, e per raccontare il Family 2012 e le sue proposte per il cambiamento della società, questa casa editrice ha messo in campo ore e ore di diretta televisiva (Telenova, emittente ufficiale dell'evento), decine di inchieste e dossier di Famiglia Cristiana, 100 articoli e 40 video di Famigliacristiana.it, un milione e mezzo di copie in tre numeri di Family News, un free press distribuito gratuitamente a Milano nei giorni della visita papale. Una Chiesa un po' più reale e importante di qualunque corvata. Noi abbiamo scelto di raccontarla, altri l'hanno relegata in poche righe. Giudichi il lettore dove sta l'informazione.

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Postato da spark il 09/06/2012 09:34

"Dovremmo essere più aggressivi, cantarle chiare, far volare gli stracci. Rivelare la verità, indicare i colpevoli, smascherare i corvi. E quant’altro. Sarà difficile che possiamo adeguarci a simili richieste". Si, ne sono convinto anch'io, che non potete adeguarvi a simili richieste, capisco benissimo la vostra posizione e situazione all'interno di una Chiesa, il cui modo di praticare gli insegnamenti del Vangelo, viene da gran parte di noi criticato. Vi chiedo solo un paio di cose: continuate a pubblicare i nostri commenti, i commenti di credenti che non rassegnano ad avere una Chiesa fatta di baronie, di scandali di ogni genere, di compromessi con il potere, di mercificare benedizioni ai potenti di turno in cambio di vantaggi sui cosidetti "valori non negoziabili". etc etc. e continuate (ed intensificate), a dar voce a quanti nella Chiesa (suore,preti, vescovi,missionari, laici) cercono con la loro personale testimonianza di vita vissuta di testimoniare il Vangelo ogni giorno. Anche se non siete o non potete essere d'accordo con le opinioni, di chi, come il sottoscritto, crede fermamente nelle parole di Gesu' di Nazareth, ma non crede piu' in quelle che vengono da oltre Tevere, vi confermo la mia immutata stima. Buon lavoro, saluti. Osvaldo Bardelli

Postato da Libero Leo il 08/06/2012 23:54

Giustamente scrivete: “Chi ha seguito con attenzione la copertura giornalistica delle recenti vicende vaticane si è accorto di una cosa assai semplice: la vera verità non la sa nessuno. Nessuno, almeno, di quelli che scrivono.”. E’ quasi sempre così. In genere i giornali si affrettano a scrivere amplificando o inventando fatti per fare notizia o per interessi politici. Ormai non ci sono quasi più veri giornalisti che pubblicano tutta la verità senza autocensurarsi. Ormai sembra che la politica abbia la priorità sulla verità. Per questo bisogna essere prudenti e pensare che gli accusati dalla stampa quasi certamente sono innocenti; ma ciò purtroppo se lo si saprà, lo si saprà dopo molti anni. Quandi accusati con titoloni sui giornali, sono poi risultati del tutto innocenti!! Perciò il comportamento di Famiglia Cristiana in questa circostanza è esemplare. Sarebbe stato auspicabile un simile comportamento anche in altre occasioni passate quando i soliti giornali, che ora sollevano un polverone contro il Vaticano, facevano campagne politico-mediatiche contro altri. E Famiglia Cristiana taceva, non criticava e sembrava che, accodandosi ai soliti giornali, desse loro credito. Spero molto che la coerenza vi spinga a mantenere sempre (anche quando saranno colpiti altri da campagne politico-mediatiche) il comportamento attuale, conformemente alla vostra “Identità e missione” (“politicamente equidistanti”) ed a quanto ora scrivete: “Noi cerchiamo di stare ai fatti. Non ci interessano i documenti sbianchettati né i corvi anonimi né i memoriali a tutti noti anche se nessuno li ha mai letti.”.

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