09/06/2010
Un momento della manifestazione del Movimento dei Focolari "Sacerdoti oggi".
Si è svolta il 9 giugno nell’Aula Paolo VI l’incontro sacerdotale organizzato dal Movimento dei Focolari e dal Movimento di Schoenstatt in collaborazione con il Rinnovamento carismatico cattolico internazionale ed altri organismi ecclesiali. Un pomeriggio che si inserisce negli eventi organizzati in occasione della conclusione dell’Anno sacerdotale.
Trasmesso da molte televisioni e accessibile in streaming in diverse lingue, l’intenso happening è stato suddiviso in tre parti tematiche: “Uomini di Dio – Icone di Cristo”, “Fratelli tra i fratelli: nell’unico popolo” e “Profeti di un mondo nuovo”. L’intento è stato quello di dare una risposta alle gravissime sfide poste ai sacerdoti dalla società contemporanea e dalla Chiesa e di tracciare profili di spiritualità sacerdotale per i preti del nuovo millennio.
Presenti in Aula il cardinale Cláudio Hummes, Prefetto della Congregazione del Clero, il Segretario della stessa congregazione, l’Arcivescovo Mauro Piacenza, oltre a molti ambasciatori presso la Santa Sede e soprattutto migliaia di sacerdoti, seminaristi, diaconi, religiosi e religiose, laici. Tutti legati a vario titolo ai vari movimenti che hanno organizzato l’evento, che ha visto alternarsi momenti di spettacolo, alcuni dei quali animati dal Gen Verde, canti, contributi video (come il discorso del luglio 2005 di Benedetto XVI ai sacerdoti di Aosta) e molte testimonianze di sacerdoti e seminaristi da varie parti del mondo. Esperienze diverse, toccanti, spesso di sofferenza, come quella di un sacerdote ex alcolizzato o di un seminarista che ha scoperto una grave malattia durante gli anni di formazione.
Infine il cardinal Bertone, intervenuto per porre i saluti del Santo Padre, dopo aver confermato che «il celibato ecclesiastico conserva sempre la sua “bellezza” e la sua “attualità”» ha aggiunto che «i sacerdoti sono fratelli di ogni persona umana, degli uomini e delle donne, da amare e da servire con totale dedizione, senza nessun attaccamento, senza ricerca del proprio interesse». «Solo dopo», ha concluso, «si potrà comprendere l’attualità e la bellezza del celibato».
a cura di Alberto Bobbio e Stefano Stimamiglio