Francesco consacra il suo pontificato alla Madonna di Fatima

13/05/2013
Il Papa in preghiera davanti all'icona della Vergine Salus Populi Romani nella Basilica di Santa Maria Maggiore
Il Papa in preghiera davanti all'icona della Vergine Salus Populi Romani nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Il 13 maggio, giorno in cui la Chiesa festeggia la Madonna di Fatima che il 1917 apparve per la prima volta ai tre pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta, è una data che ricorre spesso nella storia dei papi. Pio XII venne eletto pontefice nella Cappella Sistina proprio quel giorno. Paolo VI si recò nella città portoghese in pellegrinaggio nel cinquantesimo anniversario delle apparizioni. Il patriarca di Venezia Albino Luciani, un anno prima di diventare papa, ebbe un incontro con suor Lucia, la veggente di Fatima.
Il 13 maggio 1981, infine, Giovanni Paolo II subisce l’attentato in Piazza San Pietro ad opera di Alì Agca e si salva miracolosamente. Il papa polacco, grande devoto di Maria, attribuisce proprio alla "mano materna" della Madonna la provvidenziale deviazione del proiettile che non colpisce gli organi vitali salvandogli la vita. Nel maggio 2000, infine, sarà lo stesso Wojtyla a rivelare al mondo il contenuto del terzo segreto in cui si parla di un "uomo vestito di bianco" colpito a morte nella visione dei pastorelli. Quell’uomo, secondo il Papa, era proprio lui.

Il 13 maggio di quest’anno papa Francesco festeggia i primi due mesi di pontificato. E proprio in questo giorno a Fatima, durante un pellegrinaggio internazionale a cui partecipa anche l’arcivescovo di Rio de Janeiro monsignor Orani Tempesta, viene consacrato da parte di tutti i vescovi portoghesi il pontificato di Francesco alla Madonna di Fatima.
È una richiesta esplicita che Bergoglio ha fatto al patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo che lo ha reso noto l'8 aprile scorso durante l’apertura dei lavori della 181° assemblea generale della conferenza episcopale portoghese. Al termine del suo discorso, Policarpo ha spiegato: «Papa Francesco mi ha chiesto due volte che io consacri il suo nuovo ministero a Nostra Signora di Fatima. È un mandato che posso compiere nel silenzio e nella preghiera. Ma sarebbe bello che tutta la conferenza episcopale si associasse alla realizzazione di questa richiesta. Maria ci guidi nei nostri lavori e anche nel dare compimento a questo desiderio di Papa Francesco».

Il pontefice argentino, d’altra parte, è un grande devoto della Vergine. La sua prima uscita ufficiale da pontefice è stata all’indomani dell’elezione quando si è recato a pregare davanti all’icona della Salus Populi Romani nella basilica di Santa Maria Maggiore. Il 4 maggio scorso è tornato di nuovo per recitare il Rosario e aprire solennemente il mese di maggio dedicato a Maria.
Al primo Angelus, infine, riflettendo sulla misericordia di Dio, il Santo Padre ha ricordato la visita della statua pellegrina della Madonna di Fatima in Argentina nel 1992 e la messa che ha celebrato a Buenos Aires per l’occasione. È in questo contesto, ha ricordato, che si è svolta la conversazione con un’anziana signora di 80 anni sulla misericordia di Dio verso i nostri peccati. «Lei, senza aver studiato all'Università Gregoriana», ha scherzato il Papa, «ha risposto che se il Signore non perdona tutto, il mondo non esisterebbe».

Antonio Sanfrancesco

Dossier a cura di Alberto Chiara
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