07/02/2013
Foto Ansa.
La Comunità di
Sant'Egidio festeggia i suoi 45 anni. Momento culminante dei
festeggiamenti sarà una liturgia di ringraziamento prevista per le
18,30 del 7 febbraio nella basilica di San Giovanni in Laterano. Il
rito sarà celebrato da monsignor Vincenzo Paglia, a lungo parroco
della chiesa di Santa Maria in Trastevere, ex vescovo di Terni, oggi
Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
La Comunità, nata nel
1968 a Roma per iniziativa di alcuni studenti delle scuole superiori
della città, è ormai una realtà nota in tutto in mondo. Fortemente
radicata a Roma, con la sua sede nel cuore di Trastevere (a piazza
Sant'Egidio), negli anni la Comunità ha esteso la sua presenza in
Italia e nel mondo. Oggi agisce su una dimensione locale e al tempo
stesso globale, sempre mantenendo come stella polare il Vangelo.
L' impegno della Comunità
è a favore dei poveri, degli anziani, degli immigrati, dei senza
fissi dimora, dei rom e dei sinti, dei disabili, dei malati senza
cure, dei bambini di strada. Intenso è anche l'impegno per
l'evangelizzazione, il dialogo ecumenico e interreligioso, il
rispetto dei diritti umani, la soluzione pacifica dei conflitti e
delle guerre civili (con risultati straordinari, come l'accordo di
pace in Mozambico nel 1992, tanto che ormai molti chiamano
Sant'Egidio “l'Onu di Trastevere”).
E' costante l'azione
contro la xenofobia, il razzismo, la pena di morte, l'intolleranza.
In campo sanitario va ricordato il programma DREAM per la cura
dell'Aids in dieci Paesi africani, grazie al quale sono state
assistite oltre 200 mila persone.
Oggi Sant'Egidio
(www.santegidio.org) è
presente in 72 Paesi del mondo con 60 mila persone, metà delle quali
sono impegnate nel Sud del pianeta. Il seme gettato 45 anni fa da
alcuni studenti romani ha portato frutti copiosi.
Roberto Zichittella