Lo spirito delle vacanze

Il periodo delle ferie può diventare l’occasione per incontri culturali o per momenti di raccoglimento e di preghiera. Si moltiplicano le iniziative. A Bibione, ad esempio...

Bibione, un esempio da imitare

17/08/2012
S. Messa celebrata in spiaggia a Bibione.
S. Messa celebrata in spiaggia a Bibione.

Anche lo spirito va in vacanza. Già, appena i ritmi forsennati dell’anno appena trascorso rallentano e magari ci concediamo qualche giorno di riposo “fuori porta”, finalmente riesce a emergere quello che un po’ cova dentro ciascuno di noi. Una specie di chiamata a “rientrare in noi stessi”, forse l’appello di quello «spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!» di cui parla san Paolo.
Al mare o in montagna, coccolati dalla brezza marina o mentre affrontiamo una camminata in montagna poco importa. Basta volerlo. E, naturalmente, trovare un’offerta adeguata.

Bibione, tranquilla cittadina sulla costa veneta, in estate sembra fatta a misura proprio per questo. La parrocchia di Santa Maria Assunta offre infatti ogni anno, da maggio a settembre un'animazione spirituale e culturale di prim’ordine, un caso unico in Italia: il lunedì rappresentazioni teatrali a carattere sacro, il martedì concerti d’organo, il mercoledì eventi culturali, spaziando dalla presentazione di libri ai colloqui sull’attualità con personaggi famosi.
Infine, il giovedì, una lectio divina con adorazione eucaristica notturna a seguire. Oltre, naturalmente, alle tante Messe nelle varie lingue dei turisti presenti: italiano, anche tedesco, slovacco e polacco. «Il territorio riconosce la qualità della nostra proposta, gli appuntamenti che organizziamo sono inseriti nei programmi ufficiali dell’ufficio turistico», conferma don Andrea Vena, 44 anni, il dinamico parroco che ogni anno, aiutato da 40 volontari di tutte le età, mette in piedi e gestisce il nutrito ventaglio di iniziative.
Come? Leggendo molto, informandosi, girando l’Italia a caccia di idee.
 Il risultato è assicurato: ospiti come Savino Pezzotta, don Antonio Sciortino, Marco Tarquinio o la danzatrice Simona Atzori – questi alcuni dei personaggi presenti quest’anno – hanno richiamato molta gente. «La presidente degli albergatori ha riconosciuto che tanti vengono a Bibione attirati dal nostro programma », dice il sacerdote, che è anche responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero e del turismo.

L'esperienza del progetto Sentinelle del mattino a Bibione.
L'esperienza del progetto Sentinelle del mattino a Bibione.

Don Andrea è arrivato nove anni fa a Bibione, una realtà ecclesiale “double-face”: in inverno, con le sue 2.500 anime, segue la pastorale ordinaria legata soprattutto all’iniziazione cristiana dei giovani.
In estate, con i turisti, “esplode” fino a raggiungere le 200 mila persone disseminate lungo i 12 chilometri del bel litorale dalla sabbia finissima e dal fondale a lento degradare, ideale per i bambini e quindi per le famiglie.
«Bibione è la “spiaggia delle famiglie”», garantisce don Vena. E spiega: «Quando sono arrivato, la parrocchia offriva due tipi di servizio ai turisti: una biblioteca con testi in varie lingue e un cinema con film in italiano e tedesco».
Due realtà che ormai avevano fatto il loro tempo. Così il giovane prete a partire dal 2005 usa il cinema, trasformato in moderno auditorium, per portare in scena concerti e opere teatrali, oltre che per dibattiti, sempre gremitissimi. La biblioteca, invece, diventa una libreria amministrata da alcuni volenterosi ragazzi: «Loro pensano alla gestione, io alla scelta dei libri», precisa. Prendendo spunto dalle novità librarie in uscita nell’anno successivo, programma con un anno di anticipo gli appuntamenti con gli autori di libri legati a vari temi d’attualità: «Quello che m’interessa è la verità. Fin dagli anni dei miei studi a Roma ho visto che essa si presta a manipolazioni ideologiche sui giornali: un caso per tutti? Eluana Englaro». Una sensibilità che diventa una missione: gli incontri con gli autori di libri, poi suggeriti ai fedeli, ne sono un’espressione.
A quei libri don Andrea ispira anche l’omelia domenicale. Un’altra espressione è anche lo stretto legame con il quotidiano Avvenire, di cui distribuisce ogni domenica, insieme al settimanale diocesano Il Popolo, 400 copie.
È proprio dall’intensa collaborazione con il quotidiano che nasce il titolo di tutta la manifestazione estiva: “Bibione guarda all’Avvenire”. «Di solito pensiamo che la gente pensi solo a svagarsi, invece desidera qualcosa in più a livello culturale e formativo», riconosce monsignor Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia- Pordenone, commentando l’iniziativa di Bibione. «È un bisogno su cui, come vescovi, dobbiamo riflettere a fondo». E in effetti di Bibione si è già parlato non solo alla Cei ma anche in seno alla Conferenza episcopale slovacca. È diventato un esempio da imitare.

Stefano Stimamiglio

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