17/08/2012
L'esperienza di preghiera in spiaggia guidata da don Claudio Vanetti.
Alla ricerca della fede. In montagna e al
mare, nelle città sempre meno deserte,
al lago, in campagna. Quando la
pausa estiva dà un po’ di ristoro e la routine
quotidiana cede il passo al riposo è anche
tempo di sperimentare modi nuovi per arricchire
il proprio spirito. Le iniziative non mancano.
Ed è l’acqua a farla da padrona in un
Paese che ha circa 7.500 chilometri di costa e
oltre mille laghi. I preti italiani non mancano
di fantasia. Si moltiplicano le tende
dell’adorazione e le Lodi in spiaggia, sacerdoti
a disposizione per le confessioni dei bagnanti
e sollecite guide per insolite visite a
monasteri e santuari. «Se c’è una cosa che apprezzo
», dice Tiziana, 44 anni, calabrese, «è
la discrezione con la quale si presentano.
Nessuno insiste perché si partecipi a una iniziativa.
Penso che, soprattutto per chi non è
molto praticante, sia un’occasione per sentire
una parola diversa, per essere ascoltati».
«La settimana a cavallo di Ferragosto è
quella dove si registra l’affluenza più numerosa alla preghiera del mattino», aggiunge
don Claudio Vanetti, parrocchia Madonna
della fiducia a Solanas, in Sardegna. In un
posto incantevole, a misura d’uomo, anche i
vip di Torre delle Stelle hanno voglia di svegliarsi
un po’ prima per andare in spiaggia a
pregare. «E poi c’è anche la lectio divina il
mercoledì, l’adorazione eucaristica il venerdì.
Quando tornano i turisti mi cercano. Segno
che qualcosa di positivo è rimasto».
«Tutto sta, però, a come le cose vengono
proposte. La mia esperienza non è del tutto
positiva», sottolinea Francesco, 37 anni, romano.
«Quando sei sotto l’ombrellone e ti
stai rilassando può essere fastidioso che anche
lì qualcuno venga a sollecitarti».
Lo stile
è tutto. Le iniziative di maggior successo sembrano
quelle più sobrie e meno emotive.
Quelle che non “spingono” quasi fisicamente
le persone verso qualcosa.
Lo sa bene don Andrea Brugnoli, sacerdote
di Verona, impegnato nel progetto Sentinelle
del mattino e responsabile del Centro
per la formazione alla nuova evangelizzazione.
Il 13 agosto, in occasione del centenario
della fondazione di Milano Marittima, nella
movida ravennate è previsto l’arrivo di folte
schiere di giovani che partecipano all’iniziativa
Una luce nella notte, pensata proprio dal
Centro.
Di don Brugnoli è anche l’idea della
chiesa gonfiabile, un recinto composto da sei
moduli che delimita uno spazio per la preghiera.
Viene montata sulle spiagge, davanti
al mare, nelle piazze. «In tanti si avvicinano
attratti dalla novità, ma dentro trovano silenzio
e raccoglimento».
Lo stesso che si respira nella tenda
dell’adorazione eucaristica sulla spiaggia proposta
come ogni anno a Marina di Ragusa da
don Mauro Nicosia, parroco di Santa Maria
di Portosalvo. La località, che d’inverno non
supera i tremila abitanti, d’estate raggiunge
gli 80 mila facendo moltiplicare anche le
Messe festive che, dalle tre solite, diventano
nove e tutte partecipate.
Quest’anno, per i 70
anni della parrocchia, fino a fine agosto è visitabile
anche una mostra fotografica.
E ancora l’acqua è protagonista di un’altra
singolare iniziativa: la fede sotto il mare, percorsi
di pellegrinaggi subacquei alla scoperta
dei monumenti sottomarini che meglio esprimono
la religiosità. Dal Cristo degli abissi a
San Fruttuoso e all’Isola del giglio alla statua
di padre Pio a Marina di Camerota o la Madonna
del naufrago a Villasimius, i paesaggi
mozzafiato sono assicurati. «Con l’attenzione,
naturalmente, a non confondere il semplice
turismo religioso con una vera ricerca
di fede», mette in guardia Giorgio Anzil, responsabile
del progetto. «L’iniziativa», spiega,
«nasce soprattutto per un credo, una fede
da parte degli uomini verso il mare per quello
che offre, ma anche per quello che toglie.
Non dimentichiamo che i monumenti sono
spesso espressione di tragedie consumate in
mare».
Annachiara Valle