11/04/2012
In Calabria la lotta alla’ndrangheta passa anche attraverso il gioco. A ideare e a mettere in commercio Cittadini. La Sfida quotidiana della legalità ci hanno pensato la cooperativa sociale di Cosenza Dignità del lavoro, Libera, il Centro reggino di solidarietà. Un gioco di società dove i concorrenti devono accumulare i punti assegnati dal proprio ruolo.
Attenzione, però: che sia capitato di interpretare un giornalista o un imprenditore, un’impiegata comunale o uno studente, si vince solo se il livello di legalità complessivo della città supera i 9 punti. A ogni casella i giocatori sono messi di fronte a delle scelte: in alcune il beneficio personale coincide con quello pubblico, in altre si dovrà decidere se portare l’amico in motorino anche senza casco, se scaricare la musica da Internet, se andare alla manifestazione antimafia o alla festa in discoteca. Ogni scelta ha le sue conseguenze. Arrivati a meno 30 la città muore e non c’è nessun vincitore perché, come nella realtà, «al di sotto di una certa soglia di legalità non è più possibile alcuna forma di convivenza».
Annachiara Valle