Ascoltato per voi: il "nuovo" Brunello
Un violoncello solo nella foresta di Bach: le “Sei suites” nella recente versione di Mario Brunello per l’etichetta Egea.
Musica che è come una foresta di alberi giganti e fili d’erba sottilissimi, nella quale il cacciatore solitario si muove attento a ogni particolare in cerca della preda. E’ davvero splendida questa esecuzione delle “Sei suites a violoncello solo senza basso” di Johann Sebastian Bach di Mario Brunello, ultimo capitolo della collana Brunello Series dedicata dall’etichetta Egea al cinquantenne violoncellista, tra i massimi specialisti mondiali dello strumento.
Brunello aveva già inciso le suites di Bach quindici anni fa, in studio. Ora l’ha rifatto nell’Auditorium Santa Cecilia di Perugia, in acustica naturale e con una ripresa del suono assolutamente eccezionale. Il fascino della musica di Bach prorompe generoso dalle corde del violoncello (un prezioso Maggini del 1600), in una versione di queste pagine musicali al tempo stesso rigorosa e innovativa, che conduce l’ascoltatore in un percorso in cui le ombre rincorrono senza mai stancarsi le luci. Mario Brunello è noto anche per essere l’inventore della rassegna “Suoni delle
Dolomiti”: Bach ad alta quota. Ed è anche musicista-montanaro: una volta, dopo un concerto sul Monte Fuji, in Giappone, si infilò gli sci e scese a valle col violoncello sulle spalle (a cura di Roberto Parmeggiani).